mercoledì 31 dicembre 2008

Terra Santa - il monte Tabor


Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete". 

Sono le tre del pomeriggio di questa giornata piena di grandi appuntamenti con Gesù e arriviamo nei pressi del monte Tabor, il monte della Trasfigurazione, dove Gesù ha mostrato per qualche istante la Sua divinità ai tre apostoli che aveva condotto con sè. Decidiamo di salire a piedi sino in cima e troviamo quindi quasi un'ora di silenzio e solitudine molto preziosa per preparare l'arrivo su quel monte sacro. Recitiamo il rosario insieme e poi io proseguo a recitare la Coroncina dell'Amore. 

Ho portato la mia Bibbia sino a qui nella speranza che Gesù si trasfiguri un poco per me dandomi una Parola di luce e verità  ... quando arrivo finalmente in cima ho un attimo di delusione: è chiaro che  il monte non è rimasto come allora, in cima è stato costruito il Santuario della Trasfigurazione che allo stesso tempo ricorda, onora, ma irrimediabilmente modifica questo luogo da come era al tempo di Gesù. Entro nel Santuario e dopo aver invocato lo Spirito santo apro la parola di Dio e leggo dentro di essa la mia vita:


Ezechiele 20, 1-7

Il dieci del quinto mese, anno settimo, alcuni anziani d'Israele vennero a consultare il Signore e sedettero davanti a me. Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, parla agli anziani d'Israele e dì loro: Dice il Signore Dio: Venite voi per consultarmi? Com'è vero ch'io vivo, non mi lascerò consultare da voi. Oracolo del Signore Dio. Vuoi giudicarli? Li vuoi giudicare, figlio dell'uomo? Mostra loro gli abomini dei loro padri. Dì loro: Dice il Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzai la mano e giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nel paese d'Egitto e giurai per loro dicendo: Io, il Signore, sono vostro Dio. Allora alzai la mano e giurai di farli uscire dal paese d'Egitto e condurli in una terra scelta per loro, stillante latte e miele, che è la più bella fra tutte le terre. Dissi loro: Ognuno getti via gli abomini dei propri occhi e non vi contaminate con gl'idoli d'Egitto: sono io il vostro Dio.  

In questo luogo sacro il Signore realmente mostra il Suo volto e legge la mia vita in modo trasparente e nella verità. Sì, io sono salito sino a qui per consultare il mio Dio, ma Lui non si lascia consultare da me, Lui mi ripete semplicemente che mi ha tratto dal paese d'Egitto, dalla mia vita di tutti i giorni, dalla mia casa dal mio lavoro, dai miei peccati  e dalle mie prigionie per portarmi qui, in Terra Santa, una terra da dove stilla latte e miele, un luogo fisico ma anche un luogo spirituale dove posso vivere libero e mi invita ancora una volta a gettare via tutte le cose sbagliate a gettare alle spalle ogni idolo che riempie la mia vita perchè è Lui il mio unico e solo Dio.
Grazie Gesù per la tua Parola, grazie per l'amore e la pazienza con cui mi vieni in soccorso, grazie per la Luce, per la Verità che poni in modo così diretto difronte ai miei occhi. Ti prego Signore, non concedermi oltre il libero arbitrio, ti prego vieni a liberarmi con forza e con potenza dalla mia prigionia, il tuo popolo non è riuscito a liberarsi da solo e come loro nemmeno io ci riesco, ho bisogno di te, ho bisogno del mio liberatore e della mia guida per giungere presto alla terra da dove stilla latte e miele.

E' l'ultima Parola del 2008, l'ultima preghiera del 2008.

Due giorni fa vedevo il Tabor da Nazareth e ora vedo Nazareth da qui, leggendo la Bibbia in questi luoghi sembra tutto così grande e lontano, visitando la Terra Santa mi accorgo che è tutto molto più piccolo e vicino.



Terra Santa - camminando sul lago

MATTEO 14, 25-31

Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque". Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?". 

Questa giornata continua senza soste una tappa dopo l'altra. Su di una barca attraversiamo il lago in direzione di Genezareth e immagino Gesù camminare verso gli Apostoli e scorgo il suo volto sorridente e pieno di tenerezza mentre vede Pietro fare qualche passo impaurito su queste acque. Certo, vorrei provare anche io, vorrei scorgerti Gesù mentre mi giro attorno su ogni lato della barca e vorrei sentire la tua voce chiamare il mio nome ... lo stai facendo, certo in modo non visibile, non ascoltabile, ma stai parlando al mio cuore, mi stai chiedendo in questa giornata in mille modi diversi di fare una follia d'amore per te, prima gettando le reti a destra, adesso fidandomi, fidandomi , fidandomi di te e lasciare questa barca sicura per correrti incontro camminando sulle acque.  Invece sento il freddo del vento, sento che la mia barca è l'unico luogo sicuro su cui posso fare affidamento, mi stringo nei miei abiti invece di lanciare il mio mantello e correre verso di te.

Terra Santa - Cafarnao

Sono da poco passate le undici ed eccoci a Cafarnao. Dentro di me questo nome ha sempre risuonato come il nome di un luogo mitico, quasi irreale, il baricentro dei movimenti di Gesù durante la predicazione in Galilea, il luogo dove abitava Pietro e la maggior parte degli apostoli e dove a lungo ha soggiornato Gesù dopo aver lasciato Nazareth. Il tempo è cambiato, adesso piove un pò e arriviamo alle rovine della casa di Pietro attorno alla quale si notano ancora le mura circolari della casa di Pietro allargata al tempo dei primissimi cristiani che lì si radunavano, spezzavano il pane e costituirono la prima chiesa.

LUCA 4, 31-37
Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: "Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!". Gesù gli intimò: "Taci, esci da costui!". E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male.  Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?". E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione. 

Qui si sente ancora nell'aria la Sua parola, la Sua autorità, qui risuona il Suo insegnamento, in questa sinagoga di Cafarnao. Sono rimaste molte più pietre di questa piccola sinagoga che non del tempio di Gerusalemme. Io mi sento il paralitico che chiede la guarigione, mi sento il centurione che implora aiuto per il suo servo e cerco di toccare Gesù con le mani, con gli occhi, con il cuore. Ma cosa mi impedisce di farlo ? Cosa ho di diverso del paralitico o del servo malato, cosa mi impedisce di ottenere la guarigione dalla mie malattie ? Non sono capace di chiedere ? Non ho la stessa fede del centurione ....



Terra Santa - lago di Tiberiade

Passa solo un ora, noi percorriamo poche centinaia di metri per scendere dalla collina e arrivare sulle sponde del lago e facciamo istantaneamente un salto di tre anni: incontriamo Gesù risorto che appare agli apostoli che, dopo la Sua morte, disillusi e sconsolati erano tornati a fare i pescatori ... tornano stanchi all'alba senza aver pescato niente di niente e Gesù quasi li prende in giro, è il capitolo 21 di Giovanni, l'ultimo capito dei Vangeli.

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, 

ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. 

I pescatori del tempo gettavano sempre le reti alla sinistra della barca, per praticità, per corretta professionalità, perchè era meglio fare così, gettare le reti a destra significa compiere qualcosa che umanamente non ha senso, ma copierla solo perchè è Gesù a dirlo significa rivoluzionare la mia vita e seguire Lui, per portare a riva tutti i pesci del creato. Cammino sulla spiaggetta del lago, getto le mie reti a destra, dico a Gesù che desidero seguire la Sua volontà, lo supplico di aiutarmi ad abbandonare la fiducia in me stesso e ad affidarmi completamente alla Sua Parola anche se mi porta a fare l'opposto di quello che farei io con la mia testa.

Mangiarono insieme il pesce, proprio su questa spiaggia in riva al lago e Gesù spezzo il pane per loro e dopo Gesù parlò a Simon Pietro ...

GIOVANNI 21, 15-19
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi". 


Perchè tre volte ? Forse ho capito che c'è di più che una semplice ripresa del triplice tradimento di Pietro, per amare ci vuole consapevolezza e ci sono tre modi di amare, sempre più grandi, sempre più puri, sempre più simili all'amore di Dio per noi.


E' Gesù che chiede a me ... "mi ami tu ?" Io la prima volta rispondo immediatamente "Sì, Gesù !" ed è l'amore sentimentale che provo per Lui, quello che tutti conosciamo anche tra uomo e donna. Ma Gesù lascia passare qualche secondo e ripete .... "mi ami tu ?" ed apre il mio cuore in due perchè il secondo livello d'amore consiste nell'amare e rispettare i Suoi Comandamenti (vedi 1^ lettera di Giovanni cap. 5). Io rispondo ancora di sì, a mezza voce, perchè sono consapevole delle mie infedeltà verso di Lui. A questo punto o già la testa china, le lacrime rigano il mio viso ... e Gesù incalza ancora ... "mi ami tu?". E io rimango muto, perchè questo livello di amore è il Suo, è quello che fa donare la propria vita per Lui e per i fratelli.

Sì Gesù, io ti amo, ma insegnami ad amarti di più in modo che io presto possa rispondere 3 volte sì, in modo che io acquisti consapevolezza e possa seguirti veramente, invece di mettere sempre me alla testa del viaggio.


Terra Santa - collina delle Beatitudini


Ci svegliamo presto al mattino e da Tiberiade, costeggiando il lago, percorriamo le strada che ha fatto Gesù all'inizio della sua predicazione. Sono le otto, la nebbia è ancora padrona del lago ma il sole inizia a farsi largo piano piano. E' il lago dei pescatori di uomini, è il lago degli apostoli, è il lago di Gesù. Saliamo alla collina dove Egli fece il discorso della montagna, il discorso delle Beatitudini.





Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: 

"Beati i poveri in spirito, 
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra. 
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati. 

Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia. 
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio. 
Beati i perseguitati per causa della giustizia, 
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. 



Gesù insegnami a vivere le Tue Beatitudini, guidami passo dopo passo, perchè da solo proprio non nè sono capace. Prima della Santa messa passeggio lungo la collina, e immagino le migliaia di persone che ascoltano Gesù, che mangiano i pani e i pesci che Egli ha moltiplicato per loro, guardo verso il lago e vedo la gente accorrere alla spiaggia e Gesù salire su una barca e allontanarsi un poco dalla riva per poter predicare a tutti

martedì 30 dicembre 2008

Terra Santa - grotta dell'Annunciazione



La grotta dell'Annunciazione è posta proprio al centro del piano inferiore della basilica, la chiesa si sviluppa tutt'attorno e il nostro gruppo si ritrova tutto insieme per la Santa messa alle 16.

Durante la Messa di fronte alla grotta ho posto nelle mani di Gesù, per intercessione di Maria, Emanuele, Marta Maria, i miei genitori e tutti gli ammalati che contano sulla mia intercessione in questo luogo Santo.

Attorno a questo luogo sono state trovate delle grotte, le vere abitazioni dell'epoca di Gesù, in un posto come questo è avvenuta l'Annunciazione e anche la Nascita di Gesù.

Davanti, verso l'uscita c'era il posto per dormire per tutta la famiglia, subito dietro il posto per gli animali e probabilmente in questa parte posteriore è nato Gesù, non essendoci più posto per lui nella parte anteriore dove normalmente dormivano le persone.



Terra Santa - basilica dell' Annunciazione

Ci fermiamo un istante fuori dalla basilica dell' Annunciazione a meditare sulla Parola di Dio.



LUCA 1, 26-38
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei. 

Eccomi Signore, sono qui, Maria ti prego intercedi per me affinchè anche io possa dire il mio SI alla volontà del Padre.
Proprio al momento del mio ingresso in chiesa, appena ho visto il tabernacolo in fondo alla chiesa il mio crocificco di San Benedetto si è staccato dal cordino che lo teneva al collo.
E' solo una combinazione ? Non lo so , forse no. Il mio cuore non è pronto ad una relazione con Gesù limpida e senza ombre e a Lui non piace il modo in cui io porto il suo nome e il crocifisso su di me. E' difficile interpretare questo segno, prego di riuscirci nei prossimi giorni.



Terra Santa - la città di Nazareth

Questa è Nazareth di oggi come la si vede dalla rupe di prima, ormai è una vera e propria città per lo più abitata da musulmani. Una città di case bianche come tutte le città della terra Santa come la città di Gerusalemme. 
Al centro si intravede una cupola scura, è la Basilica dell'Annunciazione che ricorda l'annuncio dell'Arcangelo Gabriele a Maria. 

Avvicinandomi a questo luogo sacro ho continuato a pregare con intensità consapevole di essere in un posto nel quale è forte la presenza di Maria e di Gesù anche in questo tempo e anche nelle stradine che conducono al santuario che ormai sono un vero e proprio mercato islamico.

Su queste pietre a giocato Gesù bambino, in una di queste officine di falegname Egli ha imparato il lavoro di San Giuseppe.

Terra Santa - la rupe di Nazareth

Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: 

Lo Spirito del Signore è sopra di me; 
per questo mi ha consacrato con l'unzione, 
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, 
per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; 
per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. 

Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi". Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è il figlio di Giuseppe?". Ma egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!". Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia,  quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 
C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro". All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 
Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. 

Arriviamo a Nazareth e ci rechiamo subito alla rupe da cui volevano gettare Gesù dopo le parole che aveva pronunciato nella sinagoga, dichiarandosi figlio di Dio. Ho immaginato Gesù mentre camminava sul sentiero che ho percorso io per arrivare alla rupe recitando la Coroncina dell'Amore, chiedendo a Gesù di aprire il mio cuore all'incontro con Lui. Ho iniziato a sentire un leggero dolore al cuore mentre camminavo e continuavo a stringere al petto il crocifisso di San Benedetto.

Dalla rupe da cui volevano gettare Gesù perchè si era dichiarato Dio si vede il monte Tabor, proprio quel monte sul quale poco dopo Gesù manifestò la sua divinità agli apostoli.

Terra Santa - le nozze di Cana

Ci svegliamo presto al mattino e ci rechiamo da Tiberiade a Cana di Galilea, luogo del miracolo che segna l'inizio della vita pubblica di Gesù.

Ogni luogo santo è ricordato da almeno una chiesa questa è la foto della chiesa ortodossa di Cana e del suo giardino alla luce del mattino.



Tre giorni dopo ci fu uno sposalizio a  Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse:  "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora attingete e portatene al maestro di tavola".   Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono". Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
 
Fate quello che vi dirà ... il messaggio di Maria è per i servi ed è  per me, queste sono le nozze con lo sposo, e lo sposo è Gesù.

lunedì 29 dicembre 2008

Terra Santa - il libro del viaggio

Lo Spirito Santo ha scelto per me il libro che accompagnerà il mio viaggio. Si tratta della "Dolorosa passione di nostro Signore Gesù Cristo" della Beata Anna Katherina Emmerick. E' un libro che ho da un anno e mezzo e che non avevo mai avuto il coraggio di aprire, ma questo è il momento, Katherina ha ricevuto il dono di vedere tutta la passione di Gesù e descrive in modo molto realistico i luoghi, i personaggi e tutto quello che ha dovuto patire Gesù per riscattarci dal nostro peccato. Questo libro sarà la mia guida personale lungo l' itineraggio del viaggio.

Grazie Gesù.

Terra Santa - la partenza

E' arrivato il girono della partenza per la terra di Gesù, le lodi del mattino poco prima di prendere il volo porgono alla mia bocca di pellegrino la preghiera che Dio desidera ascoltare.

" ... Donaci il tuo Spirito, Signore, ... concedi a noi di trascorrere questo giorno nella gioia, nella pace e senza peccato ..."

Viaggerò dalla Galilea alla Giudea attraverso la Samaria; da Nazareth e dal lago di Tiberiade luoghi della giovinezza di Gesù e dei suoi primi anni di predicazione sino al deserto, a Gerico e Betlemme  poi a Gerusalemme, la città santa di Dio.

Un desiderio di gioia e di pace che stride con quanto accade poco chilometri più a sud, nella striscia di Gaza, dove gioia e pace, se mai ci sono state, adesso non ci sono più e si muore.

venerdì 26 dicembre 2008

Risanami, Signore, ho peccato contro di te

E' l'invocazione che inizia il vespro del venerdì, nella prima settimana del salterio.

Sono di nuovo così, solo e soltanto un peccatore e recito il Salmo 40, la preghiera di un malato che il Signore porge adesso alla mia bocca.

Salmo 40
... ma tu Signore, abbi pietà e sollevami ...

"Voi non pregate"

E passata da poco la mezzanotte, il giorno di Natale si è concluso  ed io sono difronte al presepe a pregare l'ora dedicata alle intenzioni di Maria, alla Sua fiamma d'amore.

Marta Maria arriva in casa e si siede accanto a me, proseguiamo insieme la preghiera e lei ci tiene tanto a ripetere più di una volta questa preghiera a Maria:

"O Immacolata dello Spirito Santo
per il potere che l'eterno Padre
ti ha dato sugli angeli e sugli arcangeli:
mandaci schiere di angeli con a capo san Michele Arcangelo
a liberarrci dal maligno
ed a guarirci."

Terminiamo l'ora di preghiera e poi leggiamo insieme il messaggio che Maria a appena trasmesso a Medjugorie per tutti noi.

"Cari figli, correte, lavorate, raccogliete ma senza benedizione. Voi non pregate!
Oggi vi invito a fermarvi davanti al presepe e a meditare su Gesù che anche oggi vi do, affinchè vi benedica e vi aiuti a comprendere che senza di Lui non avete futuro. Perciò figlioli, abbandonate le vostre vite nelle mani di gesù affincheè Lui vi guidi e vi protegga da ogni male. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

E' un invito deciso che vale anche per me, devo riprendere con più forza la preghiera e affidare ogni cosa al mio Signore.

Grazie Maria, grazie Gesù.

giovedì 25 dicembre 2008

Venne ad abitare in mezzo a noi

Santo Natale 2008.

Giovanni 1, 1-18
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.  Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. 
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. 
A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. 
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. 
Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. 

Gesù ha fatto nuovamente il primo passo, ha compiuto il suo viaggio verso di noi, verso di me, e si pone alla porta del mio cuore in attesa che io gli apra. Adesso tocca a me fare un piccolo passo verso di Lui, aprire la porta e lasciare che Lui entri e diventi il Signore della mia vita.
Anche in uqesto caso però mi sento immobilizzato, ho bisogno che Gesù mi spinga, mi aiuti a vincere l'inerzia che mi domina e mi rimetta in moto verso di Lui.

Io mi metto in moto verso Gerusalemme e mi affido. Grazie Signore Gesù, Grazie mio Dio per il tuo amore immenso.

Santo Natale


Ci sono volute tre ore, ma alla fine io ed il mio cucciolo siamo riusciti a costruire un nuovo presepe, più grande e più bello di quello dell'anno scorso.

Grazie Gesù, sei venuto nella nostra casa e nei nostri cuori, aiutaci ad accoglierci sempre e a  mantenerci vicino a te.







domenica 21 dicembre 2008

Non uccidere, non giudicare

A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. 

Perchè giudichiamo ? E' il giudizio che innesca l'omicidio, perchè giudichiamo ? perchè Gesù non ha giudicato ?

Sono un giudice implacabile di me stesso e sovente mi condanno alla tristezza, alla sconfitta, alla solitudine da Dio. Ma non devo giudicare nulla prima del tempo, perchè proprio nel tempo che Gesù ancora mi concede Egli ha fiducia, molta di più di quanta nè ho io.
Il mio giudizio mi condanna secondo i miei criteri e mi blocca, mi rende incapace di accettare veramente il perdono di Dio, mi porta a dubitare della Sua stessa Misericordia e questo è diabolico !!

Ma io devo piacere a Dio, secondo i Suoi criteri ... e come faccio ?

Ecco la risposta del mio Signore:

Salmo 82. 
Di Asaf. 
Dio si alza nell'assemblea divina, 
giudica in mezzo agli dei. 
"Fino a quando giudicherete iniquamente 
e sosterrete la parte degli empi? 
Difendete il debole e l'orfano, 
al misero e al povero fate giustizia. 
Salvate il debole e l'indigente, 
liberatelo dalla mano degli empi".


Voglio smettere ora ... difendere il debole, l'orfano, il misero , il povero, liberate .. tuto questo significa semplicemente amare gli altri, è chiaro, questo è il criterio secondo il quale sono giudicato da Dio.
Devo scrollarmi di dosso il giudizio negativo che ho su di me e iniziare ad amare (e perdonare) gli altri veramente, nel modo adottato da gesù. Devo amare ed essere misericordioso, solo così piacerò a Dio.Devo iniziare ad amare me stesso per il semplice motivo che Gesù mi ama. Signore ti chiedo il dono della tua grazia per capire da quale parte cominciare e dedicare parte del mio tempo ad amare il debole, l'orfano, l'indigente.

Dio giudicherà solo alla fine perchè nella Sua Misericordiami lascia tempo e possibilità di cambiare invece di giudicare i miei peccati ogni volta. Gesù è innamorato di me, vede solo i miei lati positivi.

mercoledì 17 dicembre 2008

Alla tua luce, Signore, vediamo la luce

Incontro di nuovo le lodi del mattino e questa invocazione che scava un altro piccolo passo di verità nel mio cuore. Solo alla luce della Parola di Dio riusciamo a riconoscere la verità dalla menzogna, sono con l'aiuto di Dio riusciamo a scorgere la luce difronte a noi.

La lettura breve delle lodi mi riporta al tema di questi giorni, il quindo comandamento.

Tb 4, 15 - 19
Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Dà il tuo pane a chi ha fame e fa parte dei tuoi vestiti agli ignudi ... In ogni circostanza benedici il Signore e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine.

E' la mia preghiera di oggi: Gesù aiutami a trovare le lacrime per il male che ho compiuto, aiutami a portare nel mio cuore e a mettere in pratica il tuo comandamento, insegnami ad amare e a non uccidere più i miei fratelli. Sìì sempre la mia guida affinche il mio sentiero giunga presto là dove mi vuoi tu.

Gesù mio, amore mio, confido in te. Grazie Gesù.


lunedì 15 dicembre 2008

Non voglio uccidere più

Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?". E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello". 

Gesù insegnami ad amare.

Rendimi consapevole del fatto che, contro ogni giustizia, tu hai azzerato i miei 10.000 talenti di debito, aiutami a vedere quanto ho ucciso, quanto male ho fatto, aiutami a contare proprio tutto il debito che tu mi hai condonato. Aiutami a capire che io non sono "un pò buono" ma che sono zero e che contro ogni giustizia tu mi ami infinitamente. Solo allora capirò cosa significa amare.

Solo chi si sente veramente perdonato inizia a perdonare, inizia ad amare.

Donami le lacrime per riconoscre il mio egoismo ed il mio peccato perchè, Signore, io non voglio uccidere più.

lunedì 8 dicembre 2008

Discendenza di Caino

Se Abele è morto ... non posso che essere un discendente di Caino.

Il male che faccio e che desidero fare nasce dal mio senso di ingiustizia, qualcuno è stato ingiusto con me per qualche motivo e io reagisco, devo reagire, secondo la mia legge che è la legge del taglione, quella più antica del mondo. Sono un potenziale assassino, per diritto, per giusti motivi, per giusta vendetta.

Come è lontano il senso di giustizia del senso della misericordia e dell'amore.
Ma come Dio ama Caino, Gesù ama me e pone il suo sigillo di misericordia sul mio capo.

e in poche parole Gesù spazza via la legge del taglione e impone quella dell'amore ...

Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio". 

La santità non è fare grandi cose, è  semplicemente essere misericordiosi.

Ecco, non sono più un creditore, non devo più vendicare ingiustizie subite presenti o passate, sono un debitore e l'unica cosa di cui ho bisogno è la misericordia di Dio. Senza questa consapevolezza ed il Suo perdono sarei un violento disperato alla continua rincorsa delle mie vendette, alla strenua difesa dei miei diritti in nome della giustizia ... discendente di Caino !

Le lodi del mattino sopra le nuvole

Sono sul mio volo di rientro, mi sveglio mentre l'aereo incontra la luce del giorno e decido di iniziare questa giornata di viaggio con le lodi mattutine.
Scopro un salmo che ho già incontrato, il salmo 89 e leggo versetti che mi sono rimasti nel cuore.

Salmo 89
... ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.
... insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore.

Gesù mio, ti prego, raccogli in un attimo tutto il mio passato nella tua misericordia, risvegliami in questo giorno come un uomo nuovo, un uomo saggio, capace di contare i suoi giorni, l'oggi, il solo giorno su cui io posso contare e aiutami a giungere, ti prego, alla sapienza del cuore.

Gesù mio, amore mio, confido in te.

L'inno di lode che voglio cantare al Signore arriva alla mia bocca con le parole di Isaia; faccio mie in questo momento tutte queste parole, mi presento al Signore come il cieco e dico: Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me peccatore.

... e Lui risponde

Isaia 42, 10-16
... Farà camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura.

sono pronto Signore, guidami ad esplorare le vie che non conosco, ma rimani accanto a me ogni momento, affinche io non mi perda più. Grazie Gesù !

sabato 6 dicembre 2008

Più lontano di Los Angeles

Questa mattina mi sveglio a Los Angeles dopo un bel viaggio, tranquillo, accompagnato dal Signore.

Isaia 30, 19-21
Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra.

Questa è la strada ? E' il modo in cui ho viaggiato e passato queste ultime ore, portando Gesù nel cuore e pregandolo con i salmi; sì questa è la strada.

Il Signore mi assicura la Sua presenza, la mia strada non sarà priva di ostacoli, difficoltà e sofferenze, ma sarà illuminata dalla luce del Suo volto perchè sarà proprio Lui ad indicarmela per evitare che io vada a destra e a manca smarrendo la via.

Sono pieno di gioia questa mattina; grazie Gesù, aiutati a rimanere nella tua grazia, in modo che io possa vederti e seguire sempre le Tue vie. Io ti amo gesù, desidero vederti, ascoltarti, desidero seguirti, anche se non so dove mi porterai, so che mi porterai lontano, molto più lontano di dove sono arrivato adesso, qui a Los Angeles.