venerdì 26 giugno 2009

Giorno e notte

Sono iniziati i giorni della lotta, la lotta di Giosuè per entrare nella Terra Promessa.
Ormai Mosè è morto, il mediatore doveva morire prima o poi e così è stato, adesso Giosuè è solo sul ciglio della Terra Promessa e la vede però ancora lontana, piena di giganti da combattere e sconfiggere prima di poter finalmente accedere alla terra dove sgorga latte e miele.

La Legge rimane chiara e impressa nella mia mente, e lì l'ha portata Mosè dopo averla ricevuta da Dio. A fatica provo a farla scendere dentro il mio cuore, ma proprio adesso incontro le più grandi difficoltà.

Intensifico la preghiera e la frequenza con cui accedo ai Sacramenti, ma è ancora buio attorno a me: desideri e paure ancora mi dominano e stento a vedere la Via del Signore in ogni ambito della mia vita.

In preghiera invoco lo Spirito Santo, lo Spirito di Luce

2 Maccabei 13, 10
Quando Giuda seppe queste cose, ordinò al popolo di pregare il Signore giorno e notte, perchè, come altre volte, così anche ora, aiutasse coloro che erano in pericolo di essere privati della Legge, della patria e del tempio santo e non permettesse che il popolo, che aveva appena goduto di un breve respiro, cadesse in mano a quegli infami pagani.

Eccomi in piena guerra per la Terra Promessa, ed ecco l'esortazione a pregare giorno e notte affinchè il Signore scenda in mio aiuto, come altre volte ha già fatto. Questa volta però c'è in ballo tutto, la Legge, la patria, il tempio santo del Signore. In questi giorni sto ancora vivendo del breve respiro di vita che ho ricevuto durante il ritiro dello scorso week end.

Grazie Signore perchè oggi la Tua parola legge il mio presente, non mi parla del mio futuro, non soddisfa la curiosità di indagare le Tue vie future per me, ma mi tende la mano oggi, adesso, e mi guida oggi e adesso verso il prossimo passo ... pregherò giorno e notte, invocando l'aiuto del Signore. Amen, Alleluia !

giovedì 18 giugno 2009

Sulle orme di San Paolo

Lettera ai Romani 7, 14-25

Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto.
Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.
Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio.
Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.
Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me.
Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.


Sembra una guerra senza storia, sembra un confronto da cui esco sempre perdente, lotto contro di me, contro il peccato che abita in me, ma nello stesso momento anche Gesù abita nel mio cuore, attraverso il suo Santo Spirito, ma io ogni volta ... NON QUELLO CHE VOGLIO FACCIO, MA QUELLO CHE DETESTO

tutto questo vale per me come per San Paolo, ma quello era solo il capitolo 7 della lettera di paolo ai Romani ... il bello viene adesso, con il capitolo 8 ...

Lettera di San Paolo ai Romani, 8 alcuni versetti

Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.

e continua ...

Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione.
E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

e ancora ...

Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.

e conclude ....

... Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

Quindi vince l'Amore di Dio, anche sulla mia carne debole, anche sul peccato che mi appartiene e mi fa compiere quello che non voglio, vince l'Amore di Dio, quello grande e infinito , quello del sacrificio della Croce per noi. Grazie Gesù, grazie !