mercoledì 31 dicembre 2008

Terra Santa - Cafarnao

Sono da poco passate le undici ed eccoci a Cafarnao. Dentro di me questo nome ha sempre risuonato come il nome di un luogo mitico, quasi irreale, il baricentro dei movimenti di Gesù durante la predicazione in Galilea, il luogo dove abitava Pietro e la maggior parte degli apostoli e dove a lungo ha soggiornato Gesù dopo aver lasciato Nazareth. Il tempo è cambiato, adesso piove un pò e arriviamo alle rovine della casa di Pietro attorno alla quale si notano ancora le mura circolari della casa di Pietro allargata al tempo dei primissimi cristiani che lì si radunavano, spezzavano il pane e costituirono la prima chiesa.

LUCA 4, 31-37
Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: "Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!". Gesù gli intimò: "Taci, esci da costui!". E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male.  Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?". E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione. 

Qui si sente ancora nell'aria la Sua parola, la Sua autorità, qui risuona il Suo insegnamento, in questa sinagoga di Cafarnao. Sono rimaste molte più pietre di questa piccola sinagoga che non del tempio di Gerusalemme. Io mi sento il paralitico che chiede la guarigione, mi sento il centurione che implora aiuto per il suo servo e cerco di toccare Gesù con le mani, con gli occhi, con il cuore. Ma cosa mi impedisce di farlo ? Cosa ho di diverso del paralitico o del servo malato, cosa mi impedisce di ottenere la guarigione dalla mie malattie ? Non sono capace di chiedere ? Non ho la stessa fede del centurione ....



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