domenica 19 dicembre 2010

Rinati dall'alto


Giovanni 3, 1-21
C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei.Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui". Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". Gli disse Nicodèmo: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?". Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito". Replicò Nicodèmo: "Come può accadere questo?". Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. 

Oggi siamo tornati nel luogo dove siamo rinati nello spirito, perchè ogni tanto è necessario ricordare da dove sei venuto per non perderti di nuovo. Nel coro del convento dei frati al Monte dei Cappuccini a Torino, siamo rinati nello spirito, durante le catechesi di frà Michele ed ora siamo nel vento, lo sentiamo sovente sulla nostra pelle, ma di certo non sappiamo dove va. Aiutaci Signore ad affidarci al tuo Santo Spirito ogni giorno e a non farci dimenticare che siamo rinati dall'alto. Amen !

martedì 14 dicembre 2010

Quattro cose

Ci sono mattine nelle quali trovo impossibile vivere lontano dalla Grazia di Dio, mattine come questa in cui prima di ogni cosa prendo l'automobile e vado al santuario della Consolata a cercare un confessore. Questa mattina ho trovato uno dei più bravi ed ispirati confessori del santuario; dopo aver ascoltato la mia confessione, quasi sempre uguale a se stessa, mi ha indicato una strada composta di 4 cose: 
- la confessione frequente 
- la preghiera personale quotidiana 
- la preghiera comunitaria del mercoledì 
- la vigilanza costante contro le tentazioni 

Adesso sono rientrato e voglio fissare innanzi tutto nel mio cuore queste quattro cose, e allora tanto per cominciare le fisso qui, sul mio diario, e poi vado a leggere la Parola del giorno e la preghiera. 

Matteo 21, 28-31
"Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?"

rendo mia la preghiera suggerita da Don Guido ...

Signore, 
io sono tuo figlio, 
Tu chiedi anche a me ogni giorno 
di andare a lavorare nella vigna. 
Mi chiedi lo sforzo di muovermi verso un altro luogo, 
o semplicemente verso altro, 
ma di farlo sul serio, mettendoci una parte di me.
Aiutami a far sì che la mia risposta sia concreta già nelle piccole cose; 
che non siano solo sogni di bene 
quelli che riempiono la mia anima e la mia bocca;

che i miei finti "Sì"
diventino sempre più dei "No" 
di cui pentirsi.

Non è una coincidenza che questa parola e questa preghiera arrivino proprio al mio cuore pentito e deluso di questa mattina, consolato e perdonato, riempito di propositi di bene. Non è una coincidenza la mia corsa al santuario in questa giornata, ma come diceva il sacerdote, è un'ispirazione.

Grazie Signore Gesù!

mercoledì 8 dicembre 2010

Immacolata concezione

Tiepolo: Immacolata concezione(1767)
Grazie Gesù per il dono di Maria ! Grazie Maria per il tuo amore e la tua intercessione.

martedì 7 dicembre 2010

Il sacro manto di San Giuseppe

Pochi giorni fa ho interrotto la preghiera di Santa Brigida, dopo neanche tre mesi, forse non è ancora arrivato il momento di percorrere un anno intero con quelle preghiere.
Proprio oggi lo Spirito mi ricorda la preghiera a San Giuseppe, potente intercessore presso Gesù, e le preghiere del sacro manto che avevo iniziato solo per qualche giorno un mesetto fa.
La vigilia dell'Immocolata è il giorno giusto per iniziare questo mese di preghiera dedicato a San Giupesse, castissimo sposo di Maria Immacolata, con l'intenzine di chiedere la sua intercessione e benedizione per la mia attività professionale.

Grazie San Giuseppe! Grazie Maria!

Vigilia dell'Immacolata

Arrivo a questa vigilia con il cuore pesante, un pò piegato sotto un carico di progetti che faticano a portare frutto.Qualche settimana fa avevo iniziato il sacro manto di San Giuseppe con l'intenzione di chiedere la sua intercessione per i miei problemi di lavoro, poi l'ho interrotto, oggi riprenderò.

C'è qualcosa di sbagliato e di contrario in ogni cosa che faccio, niente mi riesce come dovrebbe, come potrebbe riuscirmi.

La lettura del giorno

Isaia 40, 3-5
Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio. 
Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. 
Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato".


 ... e la preghiera suggerita per questa giornata dal nostro parroco, Don Guido, in questo tempo di avvento.

Signore,
quali montagne mi stai chiedendo di abbassare per poterTi incontrare?
Quali ostacoli mi stai domandando di rimuovere?
Non è facile riconoscerli nel vortice di impegni, appuntamenti, incombenze che affrontiamo ogni giorno, a ritmo continuo, senza il tempo per domandarti cosa è davvero importante.

Ti chiedo di aprirmi gli occhi: aiutami a vedere le cose che contano e riconoscere quelle che stanno intralciando la mia strada verso di Te.
Amen!.

lunedì 6 dicembre 2010

Da grande

Oggi, parlando di lavoro, un amico mi ha chiesto:"Tu cosa vuoi fare da grande?". Io l'ho guardato e lì per lì non ho trovato una risposta, ho avuto più pensieri nella testa, tipo per esempio, "ma io sono già grande, anche troppo, per pensare ancora a cosa voglio fare da grande". La mia risposta è stata diversa, gli ho detto:" Come vuoi che sappia cosa farò in futuro, non so nemmeno cosa fare adesso". Abbiamo velocemente cambiato discorso.


mercoledì 24 novembre 2010

Castità e servizio

Ogni tanto le mie visite a Padre Emilio per la confessione mi procurano un raggio di luce che illumina il mio cammino. Questa volta i raggi di luce sono due.

La purezza e la castità a cui sono chiamato in questo periodo della mia vita non è solo rinuncia, non è solo un'azione passiva, ma devo tradurla in positivo; la rinuncia alla genitalità biologica deve risvegliare una genitalità spirituale in grando trasformarmi in padre spirituale per tante persone che mi circondano. Ecco che ritorna il tema dei miei desideri dello Spirito, non è una cosa che posso ottenere con le mie sole forze, perchè sono un servo inutile, è una cosa che devo chiedere a Dio affinche si realizzi secondo la Sua Volontà a attraverso la Sua forza, non certo la mia.


L'ansia per il lavoro continua ad opprimermi ed io mi ripiego su me stesso, mi accorgo solo di me e delle mie necessità, lavoro con il solo scopo di guadagnare il denaro che mi serve.
Devo imparare ad alzare il mio sguardo e a vedere ogni mia attività di lavoro come un servizio per gli altri, per le persone che lavorano accanto a me, concentrare la mia attenzione sui loro bisogni, sulle loro aspettative e non sulle mie, perchè servendo i fratelli io servirò Gesù che vive in loro e tutto il resto mi sarà dato in abbondanza.


Le due luci adesso sono accese e il prossimo tratto di strada è illuminato. Grazie Signore per il tuo perdono, grazie per il dono dello Spirito Santo che ha illuminato il sacerdote che mi ha confessato, grazie Maria per la tua intercessione materna, grazie a te che sei vergine e madre, mio esempio per essere casto e padre per i fratelli che mi circondano. Amen.

domenica 14 novembre 2010

Rimanete in me

Giovanni 15, 1-17
"Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

E' il Vangelo di questa domenica, una Parola piena di amore, come in un abbraccio riesco a sentirmi parte della vita del Signore e ascolto parole che entrano nel mio cuore e non smettono di risuonare ....

Rimanete .... rimanere, un'azione che avvolge il passato il presente il futuro e quasi annulla il tempo, Gesù chiede di vivere incessantemente in Lui e di rimanere nel Suo amore.

Frutto ... portare frutto, come un albero Gesù ci invita a vivere per gli altri e non per noi stessi, non esiste un albero che mangia dei propri frutti, non esistono alberi egoisti

Amare ... Osservare i Comandamenti ... osservare il Comandamento , quello dell'Amore per poter rimanere in Dio e portare frutto.

Ogni volta la Parola di Dio risplende semplice e chiara, appare così evidente, è tutto bello, forse troppo bello, quasi inaccessibile per me, vedo tutto questo come un cerchio armonioso di valori che si rincorrono

Rimanere in Gesù per portare frutto e non essere gettati via
Per rimanere nel cuore di Gesù occorre rispettare i suoi Comandamenti
innanzi tutto il comandamento dell'Amore, dare la propria vita per gli altri
portare frutto significa alla fine proprio donare la vita agli altri
ma questo riesco a farlo solo se rimango pienamente e continuamente in Gesù perchè senza di Lui non posso fare nulla, ma questo mi è consentito solo se amo e se porto frutto ... insomma ogni tanto mi perdo, mi sento un nulla, mi sento escluso da questa perfetta dinamica divina.


E' una relazione di causa-effetto chiusa su se stessa, a volte mi sembra inaccessibile, qual'è la causa e qual'è l'effetto? Non riesco più a distinguere.

E un cerchio meraviglioso in cui non riesco a entrare, non trovo la porta di ingresso e quando la trovo non riesco a rimanere in questa grande armonia d'amore, perdo la grazia, perdo la gioia, perdo la capacità di portare frutto e quindi perdo la grazia di rimanere in Gesù.

Alla fine del brano "frutto" e "rimenare" si uniscono .... il vostro frutto rimanga, il cerchio si chiude, ed io rimango sì, ma rimango fuori, perchè non riesco a capire.

Non rimane che la preghiera ... Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me peccatore !

lunedì 1 novembre 2010

Riempirò questa casa della mia gloria

Tanto più il mio cuore si ritrova al buio, tanto più bella e consolante è la parola che il Signore mi dona in preghiera.Vivo ormai da settimane dei piccoli o grandi dolori quotidiani, sembra proprio che si stia avverando quello che chiedo ogni giorno nella preghiera di Santa Brigida, in particolare nella quindicesima e ultima orazione. Mi ritrovo a vivere una lenta e leggera agonia, ogni giorno un piccolo dolore e tanta incertezza per il mio futuro, La mia anima è triste.
Mi ritrovo a ripensare alla mia vita di tanti anni fa, quando andava tutto bene, forse ancor meglio di quanto potessi meritare e la confronto con quello che accade in questi anni: non va bene, anzi credo che vada peggio di quanto possa meritare.

Oggi è il giorno dei Santi, è una grande festa ma anche oggi io non riesco a gioire pienamente, c'è troppa nebbia attorno a me perchè io riesca a vedere e vivere la gioia della festa

Dopo le quindici orazioni mi rivolgo al Padre, e al Padre chiedo il dono dello Spirito Santo affinche scenda con potenza nel mio cuore e guidi ogni mio pensiero, ogni mio passo, ogni mio desiderio secondo la volontà di Dio.

E il Padre manda il profeta Aggeo a parlare al mio cuore e a riempirlo di gioia ... sino a questo momento non sospettavo nemmeno del'esistenza di un profeta di nome Aggeo, è un profeta minore che ha lasciato solo 3 paginette, due brevi capitoli, pieni di una meravigliosa promessa di Dio. Oggi è anche la sua festa, perchè credo che Aggeo appartenga alla schiera dei Santi del Signore che Lo contemplano senza sosta in Paradiso.

Aggeo 2, 6-9

Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un pò di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. L'argento è mio e mio è l'oro, dice il Signore degli eserciti. La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace - oracolo del Signore degli eserciti.

Vieni o Padre, vieni presto a riempire la mia casa, la mia vita, della Tua gloria !!

Ti ringrazio Padre per la tua parola, per il tuo amore, per il tuo conforto, per la tua promessa, per il dono del Tuo Santo Spirito.
Amen. 

Maranathà vieni Signor !

mercoledì 20 ottobre 2010

La profezia del mercoledì

Come ogni mercoledì un gruppo di fedeli del Rinnovamento nello Spirito Santo si raduna a lodare, a pregare, a invocare lo Spirito Santo con una fede ed un entusiasmo che non ho mai incontrato in nessuna altra occasione.

Ma la cosa straordinaria è che il Signore risponde alle invocazioni e dona attraverso lo Spirito Santo le parole di Verità che aprono i cuori e guidano i nostri passi sulle Sue vie a preparare l'incontro finale con Lui per l'eternità.

Sono presenti persone che hanno ricevuto un dono di profezia molto forte e ieri sera lo Spirito ha risposto alle nostre domande, alle nostre ansie, ai dubbi ,alle paure che ogni giorno accompagnano la nostra vita.

Giovanni 8, 12
Di nuovo Gesù parlò loro: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". 

Atti degli Apostoli 1, 6-9
Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: "Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?". Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra". Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 

Grazie Spirito Santo, grazie Gesù mio Signore e mio Dio.

giovedì 14 ottobre 2010

Il sogno di Mardocheo

Il giorno è sempre più buio, avevo grandi aspettative per questo autunno, ma tutto sembra così fermo, immobile, i progetti di lavoro che avevo allineato uno accanto all'altro, pronti a partire subito dopo l'estate indugiano.
Questa mattina mi assale ancora l'insicurezza e la paura e rivolgo dinuovo la mia preghiera a Dio e allo Spirito in cerca di una luce.

E' senza dubbio un giorno di tenebre e di caligine, di tribolazione e di angoscia, di malessere e di grande agitazione, nel quale temo per la mia rovina e grido a Dio.

Ester 1, 1-11
Nel secondo anno del regno del gran re Assuero, il giorno primo di Nisan, Mardocheo figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di Kis, della tribù di Beniamino ebbe un sogno.
Era un Giudeo che abitava nella città di Susa, uomo grande, che prestava servizio alla corte del re e proveniva dal gruppo degli esuli che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme con Ieconìa re della Giudea.
Questo era il suo sogno: ecco grida e tumulto, tuoni e terremoto, agitazione sulla terra. Ecco due enormi draghi avanzarono, pronti tutti e due alla lotta, e risuonò potente il loro sibilo. Al loro sibilo ogni nazione si preparò alla guerra, per combattere contro il popolo dei giusti. Ecco un giorno di tenebre e di caligine, di tribolazione e angustia, di malessere e grande agitazione sulla terra. Tutta la nazione dei giusti fu agitata: essi temevano la propria rovina, si prepararono a perire e gridarono a Dio. Ma dal loro grido sorse, come da una piccola fonte, un grande fiume, acque copiose. Spuntò la luce e il sole: gli umili furono esaltati e divorarono i superbi.
Mardocheo allora si svegliò: aveva visto questo sogno e che cosa Dio aveva deciso di fare; continuava a ripensarvi entro il suo cuore e cercava di comprenderlo, in ogni suo particolare, fino a notte.


Vieni Signore Gesù, vieni a salvarmi, vieni a porte chiuse nel mio cuore, perchè non riesco ad aprire il cuore più di così, vieni a portare luce e sole nella mia vita.Che anche dal mio grido sorga la fonte d'acqua viva che diventi grande fiume dalle acque copiose.
Grazie Gesù mio, io confido in Te.

martedì 28 settembre 2010

I colori del mio diario

Verde è il colore della terra, la terra promessa, fertile e rigogliosa,
bianco è il colore della purezza e la parola di Dio è pura, come la Verità
il latte e il miele sono gli alimenti principali
che sgorgano dalla terra, secondo la promessa di Dio

la luce arriva dal volto di Gesù
perchè la sua Parola è la lanterna che illumina il mio cammino

il paesaggio tutt'attorno è un paradiso in terra
riempie il mio cuore di calma e di gioia,
si intravede appena ed è immerso nella nebbia
ancora da conquistare e conoscere
in tutta la sua bellezza.

lunedì 27 settembre 2010

Ma chi è Giosuè ?

Scrivo qui sopra da oltre due anni, e mi firmo Giosuè, ma perchè ? Chi è Giosuè ?

Giosuè 1, 1-9
Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè:

"Mosè mio servo è morto; orsù, attraversa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io dò loro, agli Israeliti. Ogni luogo che calcherà la pianta dei vostri piedi, ve l'ho assegnato, come ho promesso a Mosè.Dal deserto e dal Libano fino al fiume grande, il fiume Eufràte, tutto il paese degli Hittiti, fino al Mar Mediterraneo, dove tramonta il sole: tali saranno i vostri confini.

Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; non ti lascerò né ti abbandonerò.Sii coraggioso e forte, poiché tu dovrai mettere questo popolo in possesso della terra che ho giurato ai loro padri di dare loro. Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire secondo tutta la legge che ti ha prescritta Mosè, mio servo. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, perché tu abbia successo in qualunque tua impresa. Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma mèditalo giorno e notte, perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo.

Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada".

Sìì coraggioso e forte, forte e coraggioso, coraggioso e forte ... quando la Parola di Dio ripete un termine per tre volte allora c'è un motivo.

Io sono Giosuè, Mosè è morto da oltre un anno e io sono ancora accampato attorno alla mia terra promessa. Ho dato battaglia e ho perso per circa un anno, non mi è mancata la forza nè il coraggio, ma non ho agito secondo la Legge, ho deviato a destra e a sinistra, e mi sono perso.

Ma io sono Giosuè, e Dio ha promesso che non mi abbandonerà, devo solo smettere di deviare e solo così anche io avrò successo in ogni mia impresa, devo meditare giorno e notte la Parola del mio Salvatore in modo da agire sempre coerentemente con essa.

Io sono Giosuè, ma voglio metterci meno di 40 anni, Signore guidami con forza verso il posto che mi hai assegnato, rimani al mio fianco giorno e notte, perchè solo con il tuo Santo aiuto io riuscirò a sconfiggere le schiere di Filistei che ancora si presenteranno lungo il mio cammino.

mercoledì 22 settembre 2010

Daniele decise di non contaminarsi

Durante questi giorni continuo a pregare, continuo ad affidarmi al Signore per il mio presente e per il mio futuro. Ma non vedo prospettive, anzi, con l'andare dei giorni sale la mia preoccupazione per il futuro. Al termine della preghiera di Santa Brigida decido di invocare lo Spirito Santo e chiedere a Dio una luce sul mio cammino.

La Parola di Dio si apre sul primo capitolo del libro di Daniele, il mio sguardo si è fermato a metà della pagina, all'altezza del versetto 8

Daniele 1, 8-17

Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlo contaminare. 
Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. Però egli disse a Daniele: "Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevole davanti al re". Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria: "Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato". Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni; terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. D'allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi.
Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni. 

Faccio qualche ricerca su questo libro e su Daniele e scopro che Daniele è considerato il prototipo del saggio ebreo esemplare, che rimane fedele a Dio in ogni circostanza e che per questo ottiene grandemente la benevolenza di Dio. Per la sua provata saggezza viene scelto per rimanare al  servizio del re dei babilonesi, Nabucodonosor, come consigliere.

Il Signore mi chiede si seguire l'esempio di Daniele, di non contaminarmi con le vivande del mondo, in senso generale (so benissimo cosa vuol dire per me non contaminarsi), e di nutrirmi solo di Lui. Mi promette di rendermi in questo caso più bello e più sano degli altri, forse guarito dai miei peccati. Infine mi lascia intravedere un premio bellissimo: la capacità di conoscere sempre meglio la scrittura e l'abilità di interpretare la parola di Dio e i segni che mi donerà in futuro.

Alla sera poi, durante la preghiera del Rinnovamento, ascolto ancora una parola di incoraggiamento ... anche se camminirete sui vetri, non preoccupatevi perchè io sarò per voi i sandali che vi eviteranno di rimanere feriti.

Grazie Signore Gesù, grazie per la Tua Parola, grazie perchè mi guidi con il Tuo amore sul cammino che hai tracciato per me e mi infondi il coraggio per camminare avanti anche se non vedo dove sto mettendo i piedi e temo di ferirmi dinuovo.

Ecco un proposito ... Non contaminarsi per 10 giorni.



lunedì 20 settembre 2010

Visita all'eremo e un desiderio nel cuore

Ieri pomeriggio uno dei frati che ci ha fatto il corso dei Dieci Comandamenti ci ha accompagnato in montagna, in un luogo di silenzio e solitudine dove è più facile ritrovarsi a tu per tu con Dio. Lì in tanti anni di lavoro nei mesi estivi hanno costruito un eremo di poche stanze per ospitare i pellegrini che vogliono fare un'esperienza intima ed essenziale con Dio.

Visitare quel luogo mi ha riempito di gioia e di desiderio di Dio, ha anche risvegliato in me la voglia di tornare all'essenziale, la voglia di trovare la via di casa, anzi, di ritrovarla, dopo tanti anni passati a seguire una via , tante vie, che però mi hanno portato altrove, di certo non a casa.
Non c'è più nulla che mi appartiene qui, nel luogo dove sono, nelle cose che faccio, non  riesco ad esprimere desideri dello Spirito da rincorrere ed esaudire, e invece li voglio ritrovare, li voglio rincorrere, li voglio realizzare, secondo la volontà di Dio.

Mi viene voglia di pregare Dio con le parole di una canzone inglese che ho amato e che dice:
"come on take me away
come on take me home ..."
il titolo è "The unforgettable fire", il fuoco, l'incendio indimenticabile, degli U2

Gesù portami via, portami a casa ! Ho tanta nostalgia di casa Signore mio, anche se non ci sono mai stato.

Questa sera dopo la preghiera di Santa Brigida ho invocato lo Spirito Santo proprio meditando su quello che ho provato ieri pomeriggio e ho aperto la Bibbia.

Salmo 65, 10-14
Tu visiti la terra e la disseti:
la ricolmi delle sue ricchezze.

Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.

Coroni l'anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l'abbondanza.

Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di grano;
tutto canta e grida di gioia.

Il Salmo 65 è una preghiera di ringraziamento a Dio dopo un anno fertile di raccolto abbondante.
Come spesso accade lì per lì non riesco a cogliere alcun significato e allora cerco di trovare una spiegazione alla parola di Dio ... con la Parola di Dio.


Gioele 2,21-22 Visione di abbondanza
Non temere, terra,
ma rallegrati e gioisci,
poiché cose grandi ha fatto il Signore.

Non temete, animali della campagna,
perchè i pascoli del deserto hanno germogliato,
perchè gli alberi producono i frutti,
la vite e il fico danno il loro vigore. 



I pascoli del deserto hanno germogliato" ha una grande significato per me, perchè sono nel deserto da tanto tempo ormai e fatico a germigliare;
"gli alberi producono frutti", ugualmente perchè da tanto tempo nel mio deserto gli alberi, qualsiasi tipo di albero che io ho piantato, non producono frutti.

Poi continuo a leggere sino alla fine del capitolo 2 ...

Voi, figli di Sion, rallegratevi,
gioite nel Signore vostro Dio,
perchè vi dà la pioggia in giusta misura,
per voi fa scendere l'acqua,
la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato.

Le aie si riempiranno di grano
e i tini traboccheranno di mosto e d'olio.

Vi compenserò delle annate
che hanno divorate la locusta e il bruco,
il grillo e le cavallette,
quel grande esercito
che ho mandato contro di voi.

Mangerete in abbondanza, a sazietà,
e loderete il nome del Signore vostro Dio,
che in mezzo a voi ha fatto meraviglie.

Voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele,
e che sono io il Signore vostro Dio,
e non ce ne sono altri:
mai più vergogna per il mio popolo.

Ma c'è anche il riferimento a Isaia 30, 23-25
Riporto tutto il paragrafo dal versetto 18, Dio Perdonerà.


Isaia 30, 18-25

Dio perdonerà

Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi,
perché un Dio giusto è il Signore;
beati coloro che sperano in lui!

Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta.

Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra.
Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai loro.

Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio.

Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri.


Grazie Signore per il dono dell Tua Parola, la tua Parola è lanterna, vede il mio passato e il mio presente, mi fa assaporare il mio futuro. Concedimi o Padre di seguire la tua volontà, e prima ancora di conoscerla, e prima ancora di desiderarla e prima ancora di supplicare il tuo perdono e la tua benedizione.

sabato 18 settembre 2010

E io sarò il vostro Dio

Le lodi del mattino di questo sabato di pioggia contengono un canto bellissimo, pieno di promesse tratto dal libro di Ezechiele. Sono parole che aiutano a comprendere il grande amore di Dio verso di noi e riempiono il cuore di speranza.

E' da leggere tutto il capitolo 36 di questo libro: Dio rinnova il suo amore e le sue promesse a Israele, a ciascuno di noi, dopo l'ennesimo tradimento.

Ezechiele 36, 24-28
Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. 
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.

giovedì 16 settembre 2010

Sangue di Gesù guariscimi

Ieri sera la preghiera del Rinnovamento è stata bella, emozinante, ho avvertito la presenza viva del Signore e dello Spirito Santo. Il momento più bello è stata una grande preghiera di guarigione accompagnata da questo canto che ho trovato in rete poco fa.

Tutti insieme nella preghiera, ad adorare il Corpo e il Sangue di Nostro Signore, ciascuno a pregare per la persona che aveva accanto. E lo Spirito di Dio è venuto con potenza a visitare, a liberare e a guarire .




La preghiera ha ottenuto la guarigione di malattie fisiche e ferite spirituali. Grazie Signore per il tuo Corpo e il Tuo Sangue glorioso.

sabato 11 settembre 2010

Sterminerò ogni mattina tutti gli empi del paese

E' il Salmo 101, del Re Davide.

Una preghiera che mi è rimasta nel cuore, è un'immagine forte ma rende proprio l'idea di quello che devo fare io ogni giorno.


I miei peccati, le mie debolezze, le mie ambiguità verso il Signore, ecco i miei empi, tutti gli empi del mio cuore, del mio paese. E prego insieme a Davide il mio Signore, affinchè mi aiuti ogni mattina a sterminare tutti gli empi che vivono dentro di me in modo da poter essere solo del Signore, per tutto il giorno. E' un salmo bellissimo, da pregare tutto d'un fiato.

Salmo 101  Di Davide. Salmo.
Amore e giustizia voglio cantare,
voglio cantare inni a te, o Signore.

Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando verrai a me?
Camminerò con cuore integro,
dentro la mia casa.

Non sopporterò davanti ai miei occhi
azioni malvagie;
detesto chi fa il male,
non mi sarà vicino.

Lontano da me il cuore perverso,
il malvagio non lo voglio conoscere.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo
non lo potrò sopportare.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese
perché restino a me vicino:
chi cammina per la via integra
sarà mio servitore.

Non abiterà nella mia casa,
chi agisce con inganno,
chi dice menzogne non starà alla mia presenza.

Sterminerò ogni mattino
tutti gli empi del paese,
per estirpare dalla città del Signore
quanti operano il male.






Signore, dammi la sapienza

Da qualche giorno e ancora questa mattina la pace del Signore lascia spazio dentro di me alla sensazione di camminare nel buio, mi sento al sicuro ma non vedo dove appoggio i pieni, non vedo dove sto andando, anzi mi sembra di essere fermo o di girare intorno. Avrei tanta voglia di chiedere a Gesù: ma dove stiamo andando ?
Non è mancanza di fiducia in Dio, è fame di sapere, è fame di sapienza.
Le lodi di questo sabato mi offrono la preghiera giusta in questa giornata di preparazione al giorno del Signore.

Sapienza 9, 1-6.9-11

Dio dei padri e Signore di misericordia,
che tutto hai creato con la tua parola,

che con la tua sapienza hai formato l'uomo,
perché domini sulle creature fatte da te,

e governi il mondo con santità e giustizia
e pronunzi giudizi con animo retto,

dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,
perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita breve,
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

Se anche uno fosse il più perfetto tra gli uomini,
mancandogli la tua sapienza, sarebbe stimato un nulla.

Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.

Inviala dai cieli santi,
mandala dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica
e io sappia ciò che ti è gradito.

Essa infatti tutto conosce e tutto comprende,
e mi guiderà prudentemente nelle mie azioni
e mi proteggerà con la sua gloria. 

Grazie Signore per questa preghiera, donami la Tua sapeinza, guidami nelle Tue vie, Amen.

giovedì 9 settembre 2010

Amare oltre il buonsenso

Il vangelo di oggi torna su uno dei temi con i quali trovo più difficile confrontarmi, nel senso che ogni volta esco distrutto dal confronto del mio modo di amare con quello assoluto di Gesù, oltre ogni buon senso.
Ecco dinuovo il quinto comandamento, se non ami uccidi, se non ami contro ogni buonsenso uccidi sempre.
Donami Signore di imparare ad amare come vuoi Tu.


Luca 6, 27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

mercoledì 8 settembre 2010

Una giornata tra le braccia di Maria

Al risveglio questa mattina ritrovo il cuore triste e chiuso che ho lasciato la notte prima, faccio molta fatica ed inginocchiarmi davanti al crocifisso per recitare le lodi del mattino. Durante la preghiera la tristezza aumenta ancora e comincio a piangere proprio alla fine, mentre recito le Ave Maria di intercessione.

Vedendo le mie lacrime nel giorno della Sua Natività, Maria decide però di farmi un regalo, ora dopo ora il mio cuore si solleva, nel pomeriggio concludo la lettura di un lungo libro sui vangeli apocrifi, un bel capitolo che racconta o immagina la dormizione di Maria e la sua Assunzione in Cielo. Pagina dopo pagina il cuore si rasserena e nasce il desiderio di Gesù. Alla fine decido di correre a confessarmi e partecipo alla Santa Messa.
Nasce nel cuore il desiderio di essere vicino a Gesù, il desiderio di purificare la mia vita per avvicinarmi alla Sua santità. 

Rientro a casa e vado a cercare il libricino di preghiere di Santa Brigida, le meditazioni sulla Passione di Nostro Signore che si devono recitare per un anno; era finito in un cassetto circa un anno fa quando avevo interrotto dopo averle recitate ogni igorno per oltre quattro mesi. Apro la prima pagina e leggo la data che avevo riportato quando ho interrotto la recita quotidiana ... era il 7 settembre 2009.

Che bel regalo Maria ! Mi hai riconsegnato la preghiera che avevo interrotto proprio un anno fa e mi inviti a riprendere in mano questo libretto proprio oggi, esattamente un anno dopo, il giorno in cui si celebra la tua nascita senza peccato.
Maria tu desidri la mia rinascita e mi offri questa preghiera come prezioso strumento di purificazione.
Grazie Maria, grazie per il tuo amore materno, Grazie Gesù !! 

Santa Brigida di Svezia


Grazie Santa Brigida per questa bella preghiera e le straordinarie promesse che Gesù ti ha confidato. Le ho trovate sulla rete, eccole qui


sabato 4 settembre 2010

Piccoli aggiornamenti al mio diario

Ho apportato proprio adesso qualche piccola modifica allo stile del mio diario, ma lo spirito è lo stesso. Sono passati circa due anni da quando ho iniziato questa storia ed è bello ogni tanto rileggere tutto o riascoltare qualche bella canzone.

mercoledì 1 settembre 2010

L'Amore del Padre - Grazie Signore

Padre io voglio il tuo amore !!!



Gesù mio ti amo , liberami !

Non recito con regolarità la Coroncina dell'Amore (è bellissima, la trovate a questo link)
Ma ogni tanto anche per pochi secondi ripeto alcuni brani della preghiera ... "Gesù mio ti amo perdonami, salvami, guariscimi, liberami, santificami ..."

Qualche volta mi sento prigioniero del mio corpo, della mia fisicità, dei miei desideri, della mia indole e mi viene voglia di gridare come San Paolo ... "Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?".

Trovo questo brano meraviglioso e molto consolante, è San Paolo che parla ben DOPO la conversione e non prima, SAN Paolo non un peccatore qualunque .. e io mi sento così, mi sento prigioniero della carne e del peccato.

Lettera di San Paolo ai Romani 7
Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio.

Quando infatti eravamo nella carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. Ora però siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera.

Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare. Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è divenuta per me motivo di morte. Il peccato infatti, prendendo occasione dal comandamento, mi ha sedotto e per mezzo di esso mi ha dato la morte. Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento.

Ciò che è bene è allora diventato morte per me? No davvero! È invece il peccato: esso per rivelarsi peccato mi ha dato la morte servendosi di ciò che è bene, perché il peccato apparisse oltre misura peccaminoso per mezzo del comandamento. Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto.

Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?
Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.

Ma proprio in questi giorni lo Spirito Santo viene in mio soccorso e mi dona una parola letteralmente di liberazione, proprio raccontando di San Paolo e della sua miracolosa liberazione dalla prigione.

Atti degli Apostoli 16, 19 e seguenti
... presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città; presentandoli ai magistrati dissero: "Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei e predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare".

La folla allora insorse contro di loro, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi.

Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti. Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gli gridò forte: "Non farti del male, siamo tutti qui". Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila;
poi li condusse fuori e disse: "Signori, cosa devo fare per esser salvato?". Risposero: "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia". E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa. Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio. Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a dire: "Libera quegli uomini!". Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace". Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!". E le guardie riferirono ai magistrati queste parole. All'udire che erano cittadini romani, si spaventarono; vennero e si scusarono con loro; poi li fecero uscire e li pregarono di partire dalla città. Usciti dalla prigione, si recarono a casa di Lidia dove, incontrati i fratelli, li esortarono e poi partirono.

La liberazione miracolosa ... la preghiera, la preghiera di lode a Dio è la chiave della prigione !
Grazie Signore Gesù ! Lode e Gloria a te mio Signore e mio Dio

Dammi Gesù

martedì 31 agosto 2010

Noi ti diamo gloria

Ho trovato anche la canzone che ho più nel cuore tra tutte quelle del Rinnovamente, è cantata dal vivo, non ho trovato di meglio, ma è molto bella

Il denaro

Ogni tanto ritorna la preoccupazione per il denaro, per quel minimo di beni materiali che mi consentono di vivere come vivo adesso. I pensieri per un lavoro sicuro e quindi per uno stipendio sicuro vanno e vengono ... ma quando vengono portano un pò di agitazione. In questo giorni però Gesù viene prontamente in mio soccorso ogni volta che faccio ricorso alla Sua Parola per leggere la mia vita e il mio cuore.

Ecco il Capitolo 4 del libro di Tobia che arriva sotto i miei occhi dopo aver invocato lo Spirito Santo: parla di denaro ... e mi dà una nuova grande lezione.

Tobia 4
In quel giorno Tobi si ricordò del denaro che aveva depositato presso Gabael in Rage di Media e pensò: "Ho invocato la morte. Perché dunque non dovrei chiamare mio figlio Tobia e informarlo, prima di morire, di questa somma di denaro?".

Chiamò il figlio e gli disse: "Qualora io muoia, dammi una sepoltura decorosa; onora tua madre e non abbandonarla per tutti i giorni della sua vita; fà ciò che è di suo gradimento e non procurarle nessun motivo di tristezza. Ricordati, figlio, che ha corso tanti pericoli per te, quando eri nel suo seno. Quando morirà, dalle sepoltura presso di me in una medesima tomba.

Ogni giorno, o figlio, ricordati del Signore; non peccare né trasgredire i suoi comandi. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non metterti per la strada dell'ingiustizia. Se agirai con rettitudine, riusciranno le tue azioni, come quelle di chiunque pratichi la giustizia. Dei tuoi beni fà elemosina. Non distogliere mai lo sguardo dal povero, così non si leverà da te lo sguardo di Dio. La tua elemosina sia proporzionata ai beni che possiedi: se hai molto, dà molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco. Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno, poiché l'elemosina libera dalla morte e salva dall'andare tra le tenebre. Per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è un dono prezioso davanti all'Altissimo.

Guardati, o figlio, da ogni sorta di fornicazione; anzitutto prenditi una moglie dalla stirpe dei tuoi padri e non una donna straniera, che cioè non sia della stirpe di tuo padre, perché noi siamo figli di profeti. Ricordati di Noè, di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, nostri padri fin da principio. Essi sposarono tutti una donna della loro parentela e furono benedetti nei loro figli e la loro discendenza avrà in eredità la terra. Ama, o figlio, i tuoi fratelli; nel tuo cuore non concepire disprezzo per i tuoi fratelli, figli e figlie del tuo popolo, e tra di loro scegliti la moglie. L'orgoglio infatti è causa di rovina e di grande inquietudine. Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché l'ignavia è madre della fame. Non rimandare la paga di chi lavora per te, ma a lui consegnala subito; se così avrai servito Dio, ti sarà data la ricompensa. Poni attenzione, o figlio, in quanto fai e sii ben educato in ogni tuo comportamento.

Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Non bere vino fino all'ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l'ubriachezza. Dà il tuo pane a chi ha fame e fà parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Dà in elemosina quanto ti sopravanza e il tuo occhio non guardi con malevolenza, quando fai l'elemosina. Versa il tuo vino e deponi il tuo pane sulla tomba dei giusti, non darne invece ai peccatori. Chiedi il parere ad ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio. In ogni circostanza benedici il Signore e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene. Il Signore esalta o umilia chi vuole fino nella regione sotterranea. Infine, o figlio, conserva nella mente questi comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore.

Ora, figlio, ti faccio sapere che ho depositato dieci talenti d'argento presso Gabael figlio di Gabri, a Rage di Media. Non temere se siamo diventati poveri. Tu avrai una grande ricchezza se avrai il timor di Dio, se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore Dio tuo".

Tobi prima di morire si ricorda di avere una somma di denaro e desidera lasciarla al figlio Tobia e quindi lo chiama per parlargli ... ma ecco la meraviglia ... gli parla di tutto, gli fa una sintesi dei dieci comandamenti e solo in fondo, all'ultimo posto, gli parla del denaro e infine, a proposito di denaro, gli spiega quale sia la vera ricchezza.

Avere timore di Dio, rifuggire da ogni peccato, fare ciò che piace al Signore Dio mio ... di questo mi devo preoccupare !

Grazie Signore Gesù

Dall'aurora al tramonto

Ho ritrovato questa canzone, piango immancabilmente tutte le volte che la ascolto, è una di quelle canzono che cantavamo prima delle catechesi ai 10 comandamenti, non mi ricordo però a quale comandamento.

Vieni Signore Gesù, io ti cerco sempre, il mio cuore ti cerca anche quando la mia mente ed il mio corpo sono occupati su altre cose, ha sete solo di te l'anima mia.


lunedì 23 agosto 2010

Oggi è il mio compleanno

Dolore agli occhi, ancora infiammazione al piede, ma festeggio il mio compleanno con Gesù e alla sera con mio figlio.
Alla sera dopo la Messa egli mi dona il Suo regalo di compleanno, che ancora stento a capire, è un salmo, il salmo 97: Il Signore Trionfa

che bello, spero che anticipi il vero e totale trionfo del Signore nel mio cuore.

Salmo 97: Il Signore trionfa
Il Signore regna, esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.

Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sono la base del suo trono.

Davanti a lui cammina il fuoco
e brucia tutt'intorno i suoi nemici.

Le sue folgori rischiarano il mondo:
vede e sussulta la terra.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.

I cieli annunziano la sua giustizia
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.

Siano confusi tutti gli adoratori di statue
e chi si gloria dei propri idoli.
Si prostrino a lui tutti gli dei!

Ascolta Sion e ne gioisce,
esultano le città di Giuda
per i tuoi giudizi, Signore.

Perché tu sei, Signore,
l'Altissimo su tutta la terra,
tu sei eccelso sopra tutti gli dei.

Odiate il male, voi che amate il Signore:
lui che custodisce la vita dei suoi fedeli
li strapperà dalle mani degli empi.

Una luce si è levata per il giusto,
gioia per i retti di cuore.

Rallegratevi, giusti, nel Signore,
rendete grazie al suo santo nome.

giovedì 12 agosto 2010

Un altro agosto con Gesù

Eccomi di nuovo qui, di certo non per mia scelta ma per volontà del Padre. Eccomi di nuovo come l'anno scorso a provare a riempire le mie giare sino all'orlo ogni giorno, nella solitudine, quella solitudine dove si incontra Dio.

E' il 12 agosto siamo proprio a metà di questo cammino spirituale estivo durante il quale ho riletto tutto il corso sui dieci comandamenti e tutti i miei appunti sul ritiro dei sette segni del Vangelo di Giovanni.

In questi giorni trovo una bella coincidenza tra alcuni elementi; riprendendo il corso sulle 10 parole mi ha toccato molto il concetto dei "Veri adoratori" e dei "veri discepoli"

Giovanni 4, 23-24
Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità".

Verità ... Veri, senza compromessi, senza ambiguità ... questa è la chiave

Il 10 agosto ecco il vangelo del giorno
Giovanni 12, 24-26
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà.

proprio in quelle ore invoco lo Spirito Santo e il Signore mi dona una parola molto vicina al concetto di prima

Luca 9, 23-26
Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso? Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.

nella mia vita di adesso non c'è nulla da salvare, tranne mio figlio, e tutto da perdere per seguire Gesù, guadagnare la vita in Cristo. prendere la mia croce ogni giorno, ogni giorno e seguire Gesù

Sono chiare indicazioni di vita che traggo da quasti giorni di silenzioso fidanzamento con Dio.

giovedì 15 luglio 2010

Ma l'adulterio è privo di senno

Giorni di silenzio, giorni di deserto di solitudine e preghiera, un pomeriggio dopo la messa delle 18 invoco lo Spirito Santo e apro la Bibbia perchè ho bisogno di luce su quello che sento e succede ancora per ...
Il Signore non risponde alla domanda, o forse sì risponde e mi regala una chiave di lettura chiara e inequivocabile di questi miei anni di fallimenti.

Proverbi 6, 32 e seguenti
Ma l'adultero è privo di senno;
solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
poiché la gelosia accende lo sdegno del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta;
non vorrà accettare alcun compenso,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.

e poi tutto il capitolo 7
[1] Figlio mio, custodisci le mie parole
e fà tesoro dei miei precetti.

[2] Osserva i miei precetti e vivrai,
il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.

[3] Lègali alle tue dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore.

[4] Dì alla sapienza: "Tu sei mia sorella",
e chiama amica l'intelligenza,

[5] perché ti preservi dalla donna forestiera,
dalla straniera che ha parole di lusinga.

[6] Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le grate,

[7] ecco vidi fra gli inesperti,
scorsi fra i giovani un dissennato.

[8] Passava per la piazza, accanto all'angolo della straniera,
e s'incamminava verso la casa di lei,

[9] all'imbrunire, al declinare del giorno,
all'apparir della notte e del buio.

[10] Ecco farglisi incontro una donna,
in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore.

[11] Essa è audace e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.

[12] Ora è per la strada, ora per le piazze,
ad ogni angolo sta in agguato.

[13] Lo afferra, lo bacia
e con sfacciataggine gli dice:

[14] "Dovevo offrire sacrifici di comunione;
oggi ho sciolto i miei voti;

[15] per questo sono uscita incontro a te
per cercarti e ti ho trovato.

[16] Ho messo coperte soffici sul mio letto,
tela fine d'Egitto;

[17] ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di àloe e di cinnamòmo.

[18] Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,

[19] poiché mio marito non è in casa,
è partito per un lungo viaggio,

[20] ha portato con sé il sacchetto del denaro,
tornerà a casa il giorno del plenilunio".

[21] Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra lascive;

[22] egli incauto la segue,
come un bue va al macello;
come un cervo preso al laccio,

[23] finché una freccia non gli lacera il fegato;
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che è in pericolo la sua vita.

[24] Ora, figlio mio, ascoltami,
fà attenzione alle parole della mia bocca.

[25] Il tuo cuore non si volga verso le sue vie,
non aggirarti per i suoi sentieri,

[26] perché molti ne ha fatti cadere trafitti
ed erano vigorose tutte le sue vittime.

[27] La sua casa è la strada per gli inferi,
che scende nelle camere della morte.

Una diagnosi feroce della mia situazione e un invito finale e non seguire più quelle vie.
Grazie Signore Gesù.

venerdì 11 giugno 2010

Il ritorno

Ero tornato a guidare nel buio, a fari spenti.
Ho preso un palo, Gesù mi ha soccorso, mi ha abbracciato e ricondotto sulle sue vie.

Io ho fatto una promessa, ancora una volta, la promessa di vivere secondo i Suoi comandamenti, invocando il Suo aiuto e il Suo sostegno sempre, ad ogni passo.

Grazie Signore Gesù.

sabato 17 aprile 2010

Perciò, ecco, l'attirerò a me

Osea 2, 16
Perciò, ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.

Sono tornato a Frassino, attirato dalla Parola del Signore, dopo mesi di lontananza, mesi di latitanza, mesi in cui ho provato a vivere senza tenere in conto la Sua Parola, ma è andato tutto male.

Voglio trascrivere alcuni brani dei miei appunti e delle mie meditazioni durante queste 24 ore di deserto con gli occhi di oggi, perchè oggi è il 30 agosto.

Questo deserto serve a sconfiggere la solitudine di tutti i giorni, riempiendola della presenza del Signore, che dà la vera pace.

Nella Bibbia il termine "sedurre" ha sempre significato negativo: sedurre/potere è l'opposto di amare/servire e noi viviamo i rapporti con uno stile di seduzione e potere , e ci ritroviamo sballati. Satana è il seduttore per eccellenza. Solo i sinonimi positivi di sedurre posso invece essere associati a Dio.

attirerò, sedurre in senso buono, ri-conquistare ... il Signore mi vuole riconquistare dopo avermi conquistato la scorsa estate e di nuovo perso in quesit ultimi mesi.

I primi due capitoli di Osea sono la mia storia di tradimenti a Dio, la mia storia di ostacoli e disperazione che Dio mi ha portato, ma adesso mi richiama a se, con amore infinito per donarmi la sua gioia.

Dio ci deve fare violenza per entrare nelle mura in cui satana ci ha imprigionato.

Dio è uno sposo tradito e sofferente che si arrabbia, castiga e riconduce al suo amore.

ecco un brano che ho letto durante l'adorazione e mi ha colpito nel profondo

Geremia 2,2
"Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza,
dell'amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,in una terra non seminata.

Gesù mi ricorda la scorsa estate , con gioia ricorda quel periodo in cui io l'ho seguito nel deserto e mi rivuole dinuovo come allora.

Ma adesso arriva il secondo passaggio ... sono io che ho conquistato Dio, non riesce più a fare a meno di me, è sedotto come un papà con il suo bambino. Dio ti conquista con il suo silenzio.
Nella seconda ora di adorazione ritorna uno dei brani più vicini al mio cuore

Giovanni 21, 4-6
Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No".
Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.

Si sono io, sono tornato a pescare gettando le reti a sinistra, con Anna e con il lavoro, e non ho pescato niente, devo tornare a Lui e gettare le mie reti a destra.

Dio mi attira a sè e vuole cambiare il mio cuore.