martedì 28 settembre 2010

I colori del mio diario

Verde è il colore della terra, la terra promessa, fertile e rigogliosa,
bianco è il colore della purezza e la parola di Dio è pura, come la Verità
il latte e il miele sono gli alimenti principali
che sgorgano dalla terra, secondo la promessa di Dio

la luce arriva dal volto di Gesù
perchè la sua Parola è la lanterna che illumina il mio cammino

il paesaggio tutt'attorno è un paradiso in terra
riempie il mio cuore di calma e di gioia,
si intravede appena ed è immerso nella nebbia
ancora da conquistare e conoscere
in tutta la sua bellezza.

lunedì 27 settembre 2010

Ma chi è Giosuè ?

Scrivo qui sopra da oltre due anni, e mi firmo Giosuè, ma perchè ? Chi è Giosuè ?

Giosuè 1, 1-9
Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè:

"Mosè mio servo è morto; orsù, attraversa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io dò loro, agli Israeliti. Ogni luogo che calcherà la pianta dei vostri piedi, ve l'ho assegnato, come ho promesso a Mosè.Dal deserto e dal Libano fino al fiume grande, il fiume Eufràte, tutto il paese degli Hittiti, fino al Mar Mediterraneo, dove tramonta il sole: tali saranno i vostri confini.

Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; non ti lascerò né ti abbandonerò.Sii coraggioso e forte, poiché tu dovrai mettere questo popolo in possesso della terra che ho giurato ai loro padri di dare loro. Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire secondo tutta la legge che ti ha prescritta Mosè, mio servo. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, perché tu abbia successo in qualunque tua impresa. Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma mèditalo giorno e notte, perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo.

Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada".

Sìì coraggioso e forte, forte e coraggioso, coraggioso e forte ... quando la Parola di Dio ripete un termine per tre volte allora c'è un motivo.

Io sono Giosuè, Mosè è morto da oltre un anno e io sono ancora accampato attorno alla mia terra promessa. Ho dato battaglia e ho perso per circa un anno, non mi è mancata la forza nè il coraggio, ma non ho agito secondo la Legge, ho deviato a destra e a sinistra, e mi sono perso.

Ma io sono Giosuè, e Dio ha promesso che non mi abbandonerà, devo solo smettere di deviare e solo così anche io avrò successo in ogni mia impresa, devo meditare giorno e notte la Parola del mio Salvatore in modo da agire sempre coerentemente con essa.

Io sono Giosuè, ma voglio metterci meno di 40 anni, Signore guidami con forza verso il posto che mi hai assegnato, rimani al mio fianco giorno e notte, perchè solo con il tuo Santo aiuto io riuscirò a sconfiggere le schiere di Filistei che ancora si presenteranno lungo il mio cammino.

mercoledì 22 settembre 2010

Daniele decise di non contaminarsi

Durante questi giorni continuo a pregare, continuo ad affidarmi al Signore per il mio presente e per il mio futuro. Ma non vedo prospettive, anzi, con l'andare dei giorni sale la mia preoccupazione per il futuro. Al termine della preghiera di Santa Brigida decido di invocare lo Spirito Santo e chiedere a Dio una luce sul mio cammino.

La Parola di Dio si apre sul primo capitolo del libro di Daniele, il mio sguardo si è fermato a metà della pagina, all'altezza del versetto 8

Daniele 1, 8-17

Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlo contaminare. 
Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. Però egli disse a Daniele: "Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevole davanti al re". Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria: "Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato". Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni; terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. D'allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi.
Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni. 

Faccio qualche ricerca su questo libro e su Daniele e scopro che Daniele è considerato il prototipo del saggio ebreo esemplare, che rimane fedele a Dio in ogni circostanza e che per questo ottiene grandemente la benevolenza di Dio. Per la sua provata saggezza viene scelto per rimanare al  servizio del re dei babilonesi, Nabucodonosor, come consigliere.

Il Signore mi chiede si seguire l'esempio di Daniele, di non contaminarmi con le vivande del mondo, in senso generale (so benissimo cosa vuol dire per me non contaminarsi), e di nutrirmi solo di Lui. Mi promette di rendermi in questo caso più bello e più sano degli altri, forse guarito dai miei peccati. Infine mi lascia intravedere un premio bellissimo: la capacità di conoscere sempre meglio la scrittura e l'abilità di interpretare la parola di Dio e i segni che mi donerà in futuro.

Alla sera poi, durante la preghiera del Rinnovamento, ascolto ancora una parola di incoraggiamento ... anche se camminirete sui vetri, non preoccupatevi perchè io sarò per voi i sandali che vi eviteranno di rimanere feriti.

Grazie Signore Gesù, grazie per la Tua Parola, grazie perchè mi guidi con il Tuo amore sul cammino che hai tracciato per me e mi infondi il coraggio per camminare avanti anche se non vedo dove sto mettendo i piedi e temo di ferirmi dinuovo.

Ecco un proposito ... Non contaminarsi per 10 giorni.



lunedì 20 settembre 2010

Visita all'eremo e un desiderio nel cuore

Ieri pomeriggio uno dei frati che ci ha fatto il corso dei Dieci Comandamenti ci ha accompagnato in montagna, in un luogo di silenzio e solitudine dove è più facile ritrovarsi a tu per tu con Dio. Lì in tanti anni di lavoro nei mesi estivi hanno costruito un eremo di poche stanze per ospitare i pellegrini che vogliono fare un'esperienza intima ed essenziale con Dio.

Visitare quel luogo mi ha riempito di gioia e di desiderio di Dio, ha anche risvegliato in me la voglia di tornare all'essenziale, la voglia di trovare la via di casa, anzi, di ritrovarla, dopo tanti anni passati a seguire una via , tante vie, che però mi hanno portato altrove, di certo non a casa.
Non c'è più nulla che mi appartiene qui, nel luogo dove sono, nelle cose che faccio, non  riesco ad esprimere desideri dello Spirito da rincorrere ed esaudire, e invece li voglio ritrovare, li voglio rincorrere, li voglio realizzare, secondo la volontà di Dio.

Mi viene voglia di pregare Dio con le parole di una canzone inglese che ho amato e che dice:
"come on take me away
come on take me home ..."
il titolo è "The unforgettable fire", il fuoco, l'incendio indimenticabile, degli U2

Gesù portami via, portami a casa ! Ho tanta nostalgia di casa Signore mio, anche se non ci sono mai stato.

Questa sera dopo la preghiera di Santa Brigida ho invocato lo Spirito Santo proprio meditando su quello che ho provato ieri pomeriggio e ho aperto la Bibbia.

Salmo 65, 10-14
Tu visiti la terra e la disseti:
la ricolmi delle sue ricchezze.

Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.

Coroni l'anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l'abbondanza.

Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di grano;
tutto canta e grida di gioia.

Il Salmo 65 è una preghiera di ringraziamento a Dio dopo un anno fertile di raccolto abbondante.
Come spesso accade lì per lì non riesco a cogliere alcun significato e allora cerco di trovare una spiegazione alla parola di Dio ... con la Parola di Dio.


Gioele 2,21-22 Visione di abbondanza
Non temere, terra,
ma rallegrati e gioisci,
poiché cose grandi ha fatto il Signore.

Non temete, animali della campagna,
perchè i pascoli del deserto hanno germogliato,
perchè gli alberi producono i frutti,
la vite e il fico danno il loro vigore. 



I pascoli del deserto hanno germogliato" ha una grande significato per me, perchè sono nel deserto da tanto tempo ormai e fatico a germigliare;
"gli alberi producono frutti", ugualmente perchè da tanto tempo nel mio deserto gli alberi, qualsiasi tipo di albero che io ho piantato, non producono frutti.

Poi continuo a leggere sino alla fine del capitolo 2 ...

Voi, figli di Sion, rallegratevi,
gioite nel Signore vostro Dio,
perchè vi dà la pioggia in giusta misura,
per voi fa scendere l'acqua,
la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato.

Le aie si riempiranno di grano
e i tini traboccheranno di mosto e d'olio.

Vi compenserò delle annate
che hanno divorate la locusta e il bruco,
il grillo e le cavallette,
quel grande esercito
che ho mandato contro di voi.

Mangerete in abbondanza, a sazietà,
e loderete il nome del Signore vostro Dio,
che in mezzo a voi ha fatto meraviglie.

Voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele,
e che sono io il Signore vostro Dio,
e non ce ne sono altri:
mai più vergogna per il mio popolo.

Ma c'è anche il riferimento a Isaia 30, 23-25
Riporto tutto il paragrafo dal versetto 18, Dio Perdonerà.


Isaia 30, 18-25

Dio perdonerà

Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi,
perché un Dio giusto è il Signore;
beati coloro che sperano in lui!

Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta.

Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra.
Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai loro.

Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio.

Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri.


Grazie Signore per il dono dell Tua Parola, la tua Parola è lanterna, vede il mio passato e il mio presente, mi fa assaporare il mio futuro. Concedimi o Padre di seguire la tua volontà, e prima ancora di conoscerla, e prima ancora di desiderarla e prima ancora di supplicare il tuo perdono e la tua benedizione.

sabato 18 settembre 2010

E io sarò il vostro Dio

Le lodi del mattino di questo sabato di pioggia contengono un canto bellissimo, pieno di promesse tratto dal libro di Ezechiele. Sono parole che aiutano a comprendere il grande amore di Dio verso di noi e riempiono il cuore di speranza.

E' da leggere tutto il capitolo 36 di questo libro: Dio rinnova il suo amore e le sue promesse a Israele, a ciascuno di noi, dopo l'ennesimo tradimento.

Ezechiele 36, 24-28
Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. 
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.

giovedì 16 settembre 2010

Sangue di Gesù guariscimi

Ieri sera la preghiera del Rinnovamento è stata bella, emozinante, ho avvertito la presenza viva del Signore e dello Spirito Santo. Il momento più bello è stata una grande preghiera di guarigione accompagnata da questo canto che ho trovato in rete poco fa.

Tutti insieme nella preghiera, ad adorare il Corpo e il Sangue di Nostro Signore, ciascuno a pregare per la persona che aveva accanto. E lo Spirito di Dio è venuto con potenza a visitare, a liberare e a guarire .




La preghiera ha ottenuto la guarigione di malattie fisiche e ferite spirituali. Grazie Signore per il tuo Corpo e il Tuo Sangue glorioso.

sabato 11 settembre 2010

Sterminerò ogni mattina tutti gli empi del paese

E' il Salmo 101, del Re Davide.

Una preghiera che mi è rimasta nel cuore, è un'immagine forte ma rende proprio l'idea di quello che devo fare io ogni giorno.


I miei peccati, le mie debolezze, le mie ambiguità verso il Signore, ecco i miei empi, tutti gli empi del mio cuore, del mio paese. E prego insieme a Davide il mio Signore, affinchè mi aiuti ogni mattina a sterminare tutti gli empi che vivono dentro di me in modo da poter essere solo del Signore, per tutto il giorno. E' un salmo bellissimo, da pregare tutto d'un fiato.

Salmo 101  Di Davide. Salmo.
Amore e giustizia voglio cantare,
voglio cantare inni a te, o Signore.

Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando verrai a me?
Camminerò con cuore integro,
dentro la mia casa.

Non sopporterò davanti ai miei occhi
azioni malvagie;
detesto chi fa il male,
non mi sarà vicino.

Lontano da me il cuore perverso,
il malvagio non lo voglio conoscere.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo
non lo potrò sopportare.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese
perché restino a me vicino:
chi cammina per la via integra
sarà mio servitore.

Non abiterà nella mia casa,
chi agisce con inganno,
chi dice menzogne non starà alla mia presenza.

Sterminerò ogni mattino
tutti gli empi del paese,
per estirpare dalla città del Signore
quanti operano il male.






Signore, dammi la sapienza

Da qualche giorno e ancora questa mattina la pace del Signore lascia spazio dentro di me alla sensazione di camminare nel buio, mi sento al sicuro ma non vedo dove appoggio i pieni, non vedo dove sto andando, anzi mi sembra di essere fermo o di girare intorno. Avrei tanta voglia di chiedere a Gesù: ma dove stiamo andando ?
Non è mancanza di fiducia in Dio, è fame di sapere, è fame di sapienza.
Le lodi di questo sabato mi offrono la preghiera giusta in questa giornata di preparazione al giorno del Signore.

Sapienza 9, 1-6.9-11

Dio dei padri e Signore di misericordia,
che tutto hai creato con la tua parola,

che con la tua sapienza hai formato l'uomo,
perché domini sulle creature fatte da te,

e governi il mondo con santità e giustizia
e pronunzi giudizi con animo retto,

dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,
perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita breve,
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

Se anche uno fosse il più perfetto tra gli uomini,
mancandogli la tua sapienza, sarebbe stimato un nulla.

Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.

Inviala dai cieli santi,
mandala dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica
e io sappia ciò che ti è gradito.

Essa infatti tutto conosce e tutto comprende,
e mi guiderà prudentemente nelle mie azioni
e mi proteggerà con la sua gloria. 

Grazie Signore per questa preghiera, donami la Tua sapeinza, guidami nelle Tue vie, Amen.

giovedì 9 settembre 2010

Amare oltre il buonsenso

Il vangelo di oggi torna su uno dei temi con i quali trovo più difficile confrontarmi, nel senso che ogni volta esco distrutto dal confronto del mio modo di amare con quello assoluto di Gesù, oltre ogni buon senso.
Ecco dinuovo il quinto comandamento, se non ami uccidi, se non ami contro ogni buonsenso uccidi sempre.
Donami Signore di imparare ad amare come vuoi Tu.


Luca 6, 27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

mercoledì 8 settembre 2010

Una giornata tra le braccia di Maria

Al risveglio questa mattina ritrovo il cuore triste e chiuso che ho lasciato la notte prima, faccio molta fatica ed inginocchiarmi davanti al crocifisso per recitare le lodi del mattino. Durante la preghiera la tristezza aumenta ancora e comincio a piangere proprio alla fine, mentre recito le Ave Maria di intercessione.

Vedendo le mie lacrime nel giorno della Sua Natività, Maria decide però di farmi un regalo, ora dopo ora il mio cuore si solleva, nel pomeriggio concludo la lettura di un lungo libro sui vangeli apocrifi, un bel capitolo che racconta o immagina la dormizione di Maria e la sua Assunzione in Cielo. Pagina dopo pagina il cuore si rasserena e nasce il desiderio di Gesù. Alla fine decido di correre a confessarmi e partecipo alla Santa Messa.
Nasce nel cuore il desiderio di essere vicino a Gesù, il desiderio di purificare la mia vita per avvicinarmi alla Sua santità. 

Rientro a casa e vado a cercare il libricino di preghiere di Santa Brigida, le meditazioni sulla Passione di Nostro Signore che si devono recitare per un anno; era finito in un cassetto circa un anno fa quando avevo interrotto dopo averle recitate ogni igorno per oltre quattro mesi. Apro la prima pagina e leggo la data che avevo riportato quando ho interrotto la recita quotidiana ... era il 7 settembre 2009.

Che bel regalo Maria ! Mi hai riconsegnato la preghiera che avevo interrotto proprio un anno fa e mi inviti a riprendere in mano questo libretto proprio oggi, esattamente un anno dopo, il giorno in cui si celebra la tua nascita senza peccato.
Maria tu desidri la mia rinascita e mi offri questa preghiera come prezioso strumento di purificazione.
Grazie Maria, grazie per il tuo amore materno, Grazie Gesù !! 

Santa Brigida di Svezia


Grazie Santa Brigida per questa bella preghiera e le straordinarie promesse che Gesù ti ha confidato. Le ho trovate sulla rete, eccole qui


sabato 4 settembre 2010

Piccoli aggiornamenti al mio diario

Ho apportato proprio adesso qualche piccola modifica allo stile del mio diario, ma lo spirito è lo stesso. Sono passati circa due anni da quando ho iniziato questa storia ed è bello ogni tanto rileggere tutto o riascoltare qualche bella canzone.

mercoledì 1 settembre 2010

L'Amore del Padre - Grazie Signore

Padre io voglio il tuo amore !!!



Gesù mio ti amo , liberami !

Non recito con regolarità la Coroncina dell'Amore (è bellissima, la trovate a questo link)
Ma ogni tanto anche per pochi secondi ripeto alcuni brani della preghiera ... "Gesù mio ti amo perdonami, salvami, guariscimi, liberami, santificami ..."

Qualche volta mi sento prigioniero del mio corpo, della mia fisicità, dei miei desideri, della mia indole e mi viene voglia di gridare come San Paolo ... "Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?".

Trovo questo brano meraviglioso e molto consolante, è San Paolo che parla ben DOPO la conversione e non prima, SAN Paolo non un peccatore qualunque .. e io mi sento così, mi sento prigioniero della carne e del peccato.

Lettera di San Paolo ai Romani 7
Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio.

Quando infatti eravamo nella carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. Ora però siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera.

Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare. Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è divenuta per me motivo di morte. Il peccato infatti, prendendo occasione dal comandamento, mi ha sedotto e per mezzo di esso mi ha dato la morte. Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento.

Ciò che è bene è allora diventato morte per me? No davvero! È invece il peccato: esso per rivelarsi peccato mi ha dato la morte servendosi di ciò che è bene, perché il peccato apparisse oltre misura peccaminoso per mezzo del comandamento. Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto.

Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?
Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.

Ma proprio in questi giorni lo Spirito Santo viene in mio soccorso e mi dona una parola letteralmente di liberazione, proprio raccontando di San Paolo e della sua miracolosa liberazione dalla prigione.

Atti degli Apostoli 16, 19 e seguenti
... presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città; presentandoli ai magistrati dissero: "Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei e predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare".

La folla allora insorse contro di loro, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi.

Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti. Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gli gridò forte: "Non farti del male, siamo tutti qui". Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila;
poi li condusse fuori e disse: "Signori, cosa devo fare per esser salvato?". Risposero: "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia". E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa. Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio. Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a dire: "Libera quegli uomini!". Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace". Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!". E le guardie riferirono ai magistrati queste parole. All'udire che erano cittadini romani, si spaventarono; vennero e si scusarono con loro; poi li fecero uscire e li pregarono di partire dalla città. Usciti dalla prigione, si recarono a casa di Lidia dove, incontrati i fratelli, li esortarono e poi partirono.

La liberazione miracolosa ... la preghiera, la preghiera di lode a Dio è la chiave della prigione !
Grazie Signore Gesù ! Lode e Gloria a te mio Signore e mio Dio

Dammi Gesù