Ci sono mattine nelle quali trovo impossibile vivere lontano dalla Grazia di Dio, mattine come questa in cui prima di ogni cosa prendo l'automobile e vado al santuario della Consolata a cercare un confessore.
Questa mattina ho trovato uno dei più bravi ed ispirati confessori del santuario; dopo aver ascoltato la mia confessione, quasi sempre uguale a se stessa, mi ha indicato una strada composta di 4 cose:
- la confessione frequente
- la preghiera personale quotidiana
- la preghiera comunitaria del mercoledì
- la vigilanza costante contro le tentazioni
Adesso sono rientrato e voglio fissare innanzi tutto nel mio cuore queste quattro cose, e allora tanto per cominciare le fisso qui, sul mio diario, e poi vado a leggere la Parola del giorno e la preghiera.
Matteo 21, 28-31
"Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?"
rendo mia la preghiera suggerita da Don Guido ...
Signore,
io sono tuo figlio,
Tu chiedi anche a me ogni giorno
di andare a lavorare nella vigna.
Mi chiedi lo sforzo di muovermi verso un altro luogo,
o semplicemente verso altro,
ma di farlo sul serio, mettendoci una parte di me.
Aiutami a far sì che la mia risposta sia concreta già nelle piccole cose;
che non siano solo sogni di bene
quelli che riempiono la mia anima e la mia bocca;
che i miei finti "Sì"
diventino sempre più dei "No"
diventino sempre più dei "No"
di cui pentirsi.
Non è una coincidenza che questa parola e questa preghiera arrivino proprio al mio cuore pentito e deluso di questa mattina, consolato e perdonato, riempito di propositi di bene. Non è una coincidenza la mia corsa al santuario in questa giornata, ma come diceva il sacerdote, è un'ispirazione.
Grazie Signore Gesù!
1 commento:
mettere in pratica il Vangelo è difficilissimo ma nostro dovere,sopratutto vicino a tanta zizania,questo vuol dire entrare dalla porta stretta, le tentazioni sono sempre davanti a noi,dobbiamo sforzarci di resistere come disse Paolo mortificando noi stessi, lasciando l'uomo vecchio per far spazio a quello nuovo.
Per ognuno di noi il percorso è diverso ma uguale la speranza di salvezza, daltronde come disse Gesù che senso ha per un uomo possedere il mondo se poi perde la propria anima?
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