Un tempo credevo che su questo comandamento proprio non ci fossero problemi, non avendo mai ucciso nessuno ... qui la consapevolezza arriva come un fulmine a ciel sereno.
Matteo 5, 21 ...
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Il problema è quindi il cuore, la rabbia e l'odio che scaturiscono dal nostro cuore, l'omicidio è solo la conseguenza che quasi tutti evitiamo perchè abbiamo dei limiti morali o perchè non abbiamo la possibilità di uccidere.
Il mio cuore è naturalmente portato ad uccidere ... nel senso che tutte le volte che non ho amato, che ho messo me stesso davanti agli altri ... in tutti quei casi ho ucciso !
Mi ritrovo di nuovo difronte al mio cuore di pietra e chiedo a Gesù di fare luce sulla mia mancanza di amore, in modo da potermi riprendere e poter capire nel profondo cosa significa rispettare il 5^ comandamento.
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