domenica 14 novembre 2010

Rimanete in me

Giovanni 15, 1-17
"Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

E' il Vangelo di questa domenica, una Parola piena di amore, come in un abbraccio riesco a sentirmi parte della vita del Signore e ascolto parole che entrano nel mio cuore e non smettono di risuonare ....

Rimanete .... rimanere, un'azione che avvolge il passato il presente il futuro e quasi annulla il tempo, Gesù chiede di vivere incessantemente in Lui e di rimanere nel Suo amore.

Frutto ... portare frutto, come un albero Gesù ci invita a vivere per gli altri e non per noi stessi, non esiste un albero che mangia dei propri frutti, non esistono alberi egoisti

Amare ... Osservare i Comandamenti ... osservare il Comandamento , quello dell'Amore per poter rimanere in Dio e portare frutto.

Ogni volta la Parola di Dio risplende semplice e chiara, appare così evidente, è tutto bello, forse troppo bello, quasi inaccessibile per me, vedo tutto questo come un cerchio armonioso di valori che si rincorrono

Rimanere in Gesù per portare frutto e non essere gettati via
Per rimanere nel cuore di Gesù occorre rispettare i suoi Comandamenti
innanzi tutto il comandamento dell'Amore, dare la propria vita per gli altri
portare frutto significa alla fine proprio donare la vita agli altri
ma questo riesco a farlo solo se rimango pienamente e continuamente in Gesù perchè senza di Lui non posso fare nulla, ma questo mi è consentito solo se amo e se porto frutto ... insomma ogni tanto mi perdo, mi sento un nulla, mi sento escluso da questa perfetta dinamica divina.


E' una relazione di causa-effetto chiusa su se stessa, a volte mi sembra inaccessibile, qual'è la causa e qual'è l'effetto? Non riesco più a distinguere.

E un cerchio meraviglioso in cui non riesco a entrare, non trovo la porta di ingresso e quando la trovo non riesco a rimanere in questa grande armonia d'amore, perdo la grazia, perdo la gioia, perdo la capacità di portare frutto e quindi perdo la grazia di rimanere in Gesù.

Alla fine del brano "frutto" e "rimenare" si uniscono .... il vostro frutto rimanga, il cerchio si chiude, ed io rimango sì, ma rimango fuori, perchè non riesco a capire.

Non rimane che la preghiera ... Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me peccatore !

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