mercoledì 31 dicembre 2008

Terra Santa - camminando sul lago

MATTEO 14, 25-31

Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque". Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?". 

Questa giornata continua senza soste una tappa dopo l'altra. Su di una barca attraversiamo il lago in direzione di Genezareth e immagino Gesù camminare verso gli Apostoli e scorgo il suo volto sorridente e pieno di tenerezza mentre vede Pietro fare qualche passo impaurito su queste acque. Certo, vorrei provare anche io, vorrei scorgerti Gesù mentre mi giro attorno su ogni lato della barca e vorrei sentire la tua voce chiamare il mio nome ... lo stai facendo, certo in modo non visibile, non ascoltabile, ma stai parlando al mio cuore, mi stai chiedendo in questa giornata in mille modi diversi di fare una follia d'amore per te, prima gettando le reti a destra, adesso fidandomi, fidandomi , fidandomi di te e lasciare questa barca sicura per correrti incontro camminando sulle acque.  Invece sento il freddo del vento, sento che la mia barca è l'unico luogo sicuro su cui posso fare affidamento, mi stringo nei miei abiti invece di lanciare il mio mantello e correre verso di te.

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