domenica 16 novembre 2008

Non uccidere

Un tempo credevo che su questo comandamento proprio non ci fossero problemi, non avendo mai ucciso nessuno ... qui la consapevolezza arriva come un fulmine a ciel sereno.

Matteo 5, 21 ...
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. 

Il problema è quindi il cuore, la rabbia e l'odio che scaturiscono dal nostro cuore, l'omicidio è solo la conseguenza che quasi tutti evitiamo perchè abbiamo dei limiti morali o perchè non abbiamo la possibilità di uccidere.

Il mio cuore è naturalmente portato ad uccidere ... nel senso che tutte le volte che non ho amato, che ho messo me stesso davanti agli altri ... in tutti quei casi ho ucciso !

Mi ritrovo di nuovo difronte al mio cuore di pietra e chiedo a Gesù di fare luce sulla mia mancanza di amore, in modo da potermi riprendere e poter capire nel profondo cosa significa rispettare il 5^ comandamento.

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