sabato 3 gennaio 2009

Terra Santa - il muro occidentale





Dal Santo Sepolcro scendiamo lungo le stradine della Gerusalemme vecchia e raggiungiamo la piazza antistante il muro del pianto, ciò che rimane del tempio di Gerusalemme, il luogo più sacro per gli ebrei. E' sabato e mi avvicino in silenzio e in preghiera a questo luogo.

Abbiamo tutto il Vecchio Testamento in comune con loro e in particolare abbiamo la preghiera dei salmi, usiamo esattamente le stesse parole per pregare, invocare e lodare l'unico Dio. Prego accanto agli ebrei, agli scribi, ai farisei, usando solo parole dei salmi e a bassa voce, come fanno loro, passo accanto a piccoli gruppi di rabbini che aprono e leggono insieme i rotoli della Torà, peccato non capire la loro lingua, ma poco male, sono unito a loro in questo momento, nella preghiera, perchè diciamo le stesse cose.

SALMO 83 - desiderio del Tempio del Signore

Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!

L'anima mia languisce
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova la casa,
la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.

Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi!

Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio.

Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente,
anche la prima pioggia
l'ammanta di benedizioni.

Cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.

Vedi, Dio, nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.

Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi.

Poiché sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina con rettitudine.

Signore degli eserciti,
beato l'uomo che in te confida.

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