venerdì 2 gennaio 2009

Terra Santa - la casa di Caifa




Sono le tre del pomeriggio quando arriviamo alla casa di Caifa, uno dei sommi sacerdoti nemici di Gesù. Nei sotterranei di questa casa Gesù ha trascorso la sua ultima notte sulla terra, dopo essere stato catturato e interrogato dai sacerdoti.

MATTEO 26, 57-68

Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione. I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: "Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni". Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?". Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: "Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio". 

"Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: 
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo 
seduto alla destra di Dio, 
e venire sulle nubi del cielo". 

Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". E quelli risposero: "È reo di morte!". Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, dicendo: "Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?". 

Da questa piccola collina è possibile vedere il Monte degli Ulivi e, voltato di poco lo sguardo, le mura della Gerusalemme antica. Cammino lentamente continuando a pregare e provo a immaginare gesù trascinato qui dal monte degli Ulivi col volto giù segnato dalla prime percosse, è solo l'inizio della Passione

Chiedo perdono a Gesù per il dolore che ho inferto nella mia via, al mio prossimo e a Lui. Chiedo a Gesù di donarmi occasioni di espiare le mie colpe ancora qui sulla terra, prima della mia morte, in modo che io possa vederlo "seduto alla destra di Dio e venire sulle nubi del cielo"

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