Tutti gli uomini che vengono Gerusalemme, anche i capi di stato, vengo qui e visitano il museo che gli Ebrei hanno creato per ricordare l'Olocausto.
Anche la nostra visita di Gerusalemme incomincia da qui, dove gli Ebrei hanno ricostruito con molta efficacia tutta la storia della loro persecuzione da parte dei nazisti. Queste sofferenze spiagano il timore che gli Ebrei hanno per i popoli che li circondano, spiegano il loro atteggiamento verso di essi, anche se non giustificano il modo con cui, anche in questi giorni, gli Ebrei tendono a farsi giustizia da soli, vendicando gli oltraggi con reazioni di violenza esagerata.
La violenza genera violenza, qui in Israele non c'è ancora traccia di perdono, di accettazione dell'altro, di comunione, di spirito di condivisione della terra con chi ormai la abita da centinaia di anni. Qui in Israele si mantiene la pace con l'esercito dispiegato in città.
Sul marmo vediamo ricordare i bambini morti durante l'olocausto, un elenco tremendo di tenere vite stroncate ... sono bambini diversi da quelli che stanno dinuovo morendo a Gaza ? A cosa serve ricordare ?
Dalla collina del museo vediamo la Gerusalemme nuova, quella dove non andremo, ci dicono che è pericolosa ...
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